Rogo di auto nel cuore di Avellino,
il giallo dell'uomo incappucciato

Rogo di auto nel cuore di Avellino, il giallo dell'uomo incappucciato
di Gianni Colucci
Venerdì 29 Marzo 2019, 12:00
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Un uomo incappucciato, con una larga sciarpa a coprirgli il volto, ha appiccato il fuoco ad una vettura parcheggiata sul retro del palazzo dell'Amministrazione provinciale. Il fuoco che ha aggredito immediatamente le gomme della vettura, si è poi esteso ad un'auto parcheggiata accanto.

Solo per caso le fiamme non hanno attaccato una terza vettura con l'impianto a gas che sarebbe potuta esplodere. Momenti i tensione nella mattinata di ieri in pieno centro. Le vetture sono andate completamente distrutte e la colonna di fumo che si è alzata ha invaso il palazzo della Provincia. Per precauzione gli uffici sono stati evacuati per circa due ore.

Nei pressi della piazzola destinata al parcheggio dei dipendenti, era in corso - in piazza Libertà - la manifestazione per gli ottanta anni dei vigili del fuoco. L'immediato intervento dei vigili ha evitato che i danni fossero maggiori, diverse le abitazioni sporgono sullo slargo e le fiamme si sono alzate alte.

Sono andate distrutte una Dacia Sandero e una Ford Fiesta, appartenenti a due dipendenti dell'amministrazione, un'impiegata e un ex cantoniere.

I due, insieme ad altri impiegati di palazzo Caracciolo, sono stati sentiti dalle forze dell'ordine. Al lavoro gli uomini della Volanti guidati dal vice questore Elio Iannuzzi che ha raccolto anche le testimonianze di passanti e residenti della zona.
 
L'uomo incappucciato dopo aver bruciato le vetture si è dato alla fuga imboccando il vicolo che dal retro del palazzo porta, attraverso un arco, proprio su piazza Libertà. Le immagini degli impianti di video sorveglianza consentono di vedere che l'uomo appena giunto nella piazza è ritornato sui suoi passi, facendo i perdere le proprie tracce fuggendo verso la chiesa delle Oblate. A dire che forse non era conscio della presenza di tante persone a pochi metri.

Dalle immagini si può ricostruire che l'uomo in fuga ha circa 35 anni e che si è intenzionalmente premunito di coprirsi bene il viso, conscio di poter essere ripreso. Un gesto che potrebbe essere ritenuto istintivo, magari dettato dalla rabbia del momento, per quanto abbia agito con una buona dose di premeditazione.

Infatti in mattinata c'era stato qualche screzio tra coloro che frequentano il parcheggio e nei giorni scorsi erano state forate delle gomme delle auto in sosta. Forse erano finanche stati sparsi chiodi nel piazzale.

Di qui l'ipotesi che l'attentatore sia tra coloro che volevano dare una punizione esemplare a coloro che occupano spazi ritenuti non assegnati solo ai dipendenti degli uffici.

Ma si stanno esplorando anche altre piste e le ipotesi di una ritorsione nei confronti di una persona determinata non sono trascurate. Circa la pista della criminalità organizzata, sono le modalità con cui è stato compiuto il gesto che sono al vaglio degli inquirenti.

La proprietaria di una delle due auto si è sentita male quando ha visto il rogo. I dipendenti di palazzo Caracciolo si sono riversati in massa verso il rogo. L'usciere del palazzo ha anche preso un proprio estintore per provare a d estinguere il fuoco. L'attentatore tuttavia aveva gettato il liquido o lo straccio imbevuto proprio sotto la macchina, vicino ai pneumatici. E l'innesco è stato immediato.
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