Avellino, appalti dimette Guerriero: «Estraneo a quei fatti»

Il consigliere comunale e provinciale è indagato per associazione a delinquere

Avellino, appalti dimette Guerriero: «Estraneo a quei fatti»
Avellino, appalti dimette Guerriero: «Estraneo a quei fatti»
di Rossella Fierro
Giovedì 21 Marzo 2024, 08:48 - Ultimo agg. 22 Marzo, 19:28
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Diego Guerriero si dimette dalle cariche elettive di consigliere comunale e consigliere provinciale. Il capogruppo di Viva La Libertà ha motivato la sua decisione in una lunga lettera inviata agli uffici di presidenza e del protocollo di Comune e Provincia, e per conoscenza al sindaco, Gianluca Festa, e al presidente della Provincia, Rizieri Buonopane. Dimissioni con effetto immediato, scrive nella missiva. Una decisione maturata in seguito al coinvolgimento nell'inchiesta sui presunti appalti turbati a Palazzo di Città che vede Guerriero indagato, insieme al fratello architetto Fabio e alla dirigente Filomena Smiraglia per i reati di associazione a delinquere, turbativa nella scelta del contraente, corruzione.

Una decisione, scrive Guerriero, nata da «Una ponderata riflessione che ha tenuto conto di moltissimi aspetti, per me assolutamente cruciali per poter fare la buona politica, che da sempre mi appassiona e che da sempre muove ogni mia singola scelta.

Le vicende che, mio malgrado, mi vedono coinvolto mi inducono ad una scelta dolorosa ma inevitabile».

Il consigliere dimissionario ribadisce la sua «Totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e allo stesso tempo esprimo la massima fiducia nell'operato degli organi della magistratura avellinese, di cui mi pregio di conoscerne le doti di imparzialità che da sempre ne caratterizzano l'operato». Eletto nel 2019 in consiglio comunale con ben 245 preferenze nella seconda lista di Festa, Viva la libertà, e per due mandati consecutivi nel parlamentino di Palazzo Caracciolo sotto l'insegna di Davvero, Guerriero rivolge un saluto affettuoso ai colleghi della maggioranza consiliare e a quelli del consiglio provinciale con i quali, scrive ancora,

«Ho condiviso anni di impegno politico e personale ottenendo risultati egregi per la città e per la provincia. Sono certo che chi mi subentrerà saprà, come e quanto me, rappresentare con grande senso del dovere e responsabilità, la città, i cittadini avellinesi e della provincia, perseguendo sempre in ogni caso il bene comune».

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Al suo posto per gli ultimi tre mesi di consiliatura entrerà nell'assise comunale Michele Lombardi, in quella provinciale il sindaco di Santo Stefano del Sole e presidente della Grande srl, Gerardo Santoli, attualmente sotto inchiesta per i presunti corsi di formazione fantasma all'Alto Calore servizi. Guerriero chiude la sua lettera dicendosi orgoglioso della fiducia accordatagli, in un caso dai cittadini in un altro dagli amministratori irpini, per le cariche elettive che oggi lascia.

Da sempre appassionato di politica, come lui stesso ribadisce, Guerriero prima di affrontare e vincere la campagna elettorale del 2019 al fianco di Festa, da geologo ha lavorato dal 1999 al 2013 con e per il Comune di Avellino partecipando, da professionista esterno, alla realizzazione di importanti progetti come la riqualificazione urbana dei quartieri di Quattrograne, di Valle, di via Fontanatetta, di Contrada Baccanico. Ha prestato assistenza tecnica alla progettazione e all'attuazione del Progetto integrato città di Avellino prima e del Più Europa dopo, alla realizzazione del tunnel, della viabilità del parco urbano dell'autostazione, di piazza Kennedy, al programma straordinario di sostituzione edilizia, alla sistemazione ambientale del torrente Fenestrelle.

Nei cinque anni di consiliatura, da capogruppo di Viva la Libertà, era divenuto, di fatto, la voce della maggioranza in consiglio comunale.
Uno dei pochi a prendere la parola da quel lato dell'aula. L'ultimo ingresso, ad inchiesta già avviata e a perquisizione già subita, lo scorso 11 marzo. Ad accoglierlo con abbracci e pacche sulle spalle i colleghi di maggioranza ed in particolare il sindaco Festa.
 

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