Avellino, il legale di Festa: «Il ritmo delle perquisizioni della Procura è inquietante»

Petrillo, l'avvocato di Festa all'attacco: «Fissare in fretta la data del riesame»

Il caso sul sindaco Festa
Il caso sul sindaco Festa
di Alessandra Montalbetti
Venerdì 15 Marzo 2024, 11:03
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In attesa delle prossime mosse della procura, la difesa del sindaco Gianluca Festa, rappresentata dall'avvocato Luigi Petrillo, si organizza e commenta il susseguirsi degli accessi effettuati in comune dagli inquirenti a caccia di delibere non pubblicate e di altri documenti relativi alle gare d'appalto. «È inquietante il ritmo serrato di perquisizioni e acquisizioni degli atti.

La Procura tra l'altro non deposita gli atti al Riesame e dunque non viene fissata l'udienza che consente a noi della difesa di poter aver accesso all'intera documentazione». L'avvocato Petrillo precisa inoltre che «Non esiste alcun filone, tantomeno Eurochocolate o Grande srl perché nel decreto di sequestro non c'è alcun riferimento alla manifestazione Eurochocolate, come non vi è alcun riferimento a nessuna altra manifestazione importante o alla Grande o alla gestione dei rifiuti. Dagli atti notificati non si evince».

E aggiunge: «Riguardo ai vari filoni dell'inchiesta avviata dalla Procura avellinese, ad avviso del penalista, «allo stato, e sulla base degli atti, sono illazioni fantasiose che però contribuiscono a determinare un clima destabilizzante per la città di Avellino». Per poi spiegare: «I magistrati fanno il loro lavoro, ma non si può non registrare il turbamento per ipotesi accusatorie che di fatto ancora non conosciamo: dagli atti che ci sono stati notificati, non sappiamo ancora da cosa dobbiamo difenderci».

Per quello che riguarda la contestazione mossa dagli inquirenti di Piazzale De Marsico, ovvero la mancata pubblicazione delle delibere Petrillo precisa che «il segretario comunale Vincenzo Lissa ha già reso abbondanti e numerose spiegazioni quando sono state richieste all'ente.

La contestazione relativa a questo punto è provvisoria perché non si lasciano intendere i particolari dell'illecito che viene contestato. D'altra parte viene contestato al sindaco la mancata pubblicazione delle delibere come se avesse ordito chissà quale piano per evitare di dare contezza alla città delle stesse i cui contenuti sono riprodotti integralmente nelle determine, queste sì prontamente pubblicate. Le delibere sono semplicemente atti di indirizzo in cui normalmente non c'è alcun impegno di spesa da parte dell'amministrazione, ma le determine sono tutte regolarmente pubblicate e sono quelle che comportano un impegno economico».

Intanto si attende la fissazione del riesame presentato dai legali degli indagati coinvolti nel filone d'indagine sugli appalti pubblici. Inchiesta che conta sei indagati tra cui figura il primo cittadino Gianluca Festa, la dirigente comunale Filomena Smiraglia, il consigliere comunale Diego Guerriero suo fratello Fabio Guerriero, architetto e titolare di uno studio privato, il presidente della Del-Fes Gennaro Canonico e suo fratello Andrea Canonico, commercialista, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, emissioni di fatture per operazioni inesistenti.
Mentre per quanto riguarda il recente filone delle delibere non pubblicate gli inquirenti sono concentrati ad analizzare gli atti acquisiti. Filone aperto dopo tante segnalazioni da parte della minoranza a partire dal 9 maggio 2023.

Solo dopo tanti solleciti, oltre ad un'interrogazione parlamentare del deputato M5S Michele Gubitosa, al ministero dell'Interno, molte delibere sono state pubblicate. Questione dell'irregolarità nella pubblicazione delle delibere sulla quale anche la prefettura di Avellino era stata interessata dai consiglieri di minoranza dell'assise cittadina, tanto che gli uffici del Palazzo di Governo aveva inviato ben cinque note di sollecito a Piazza del Popolo affinché fossero pubblicate in tempi ragionevoli le delibere adottate per poter non solo rispettare l'obbligo, ma anche il principio di trasparenza.

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