Avellino, Biancardi alza le barricate:
«Allo Stir soltanto i nostri rifiuti»

Avellino, Biancardi alza le barricate: «Allo Stir soltanto i nostri rifiuti»
di Gianni Colucci
Venerdì 29 Marzo 2019, 12:00
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Massima solidarietà in vista dell'emergenza, ma stop ai rifiuti provenienti da fuori provincia, no ad una permanenza oltre il periodo previsto di immondizia sul territorio. Biancardi all'annuncio di una nuova crisi dei rifiuti (sebbene programmata), chiama a rapporto il capo di IrpiniAmbiente Nicola Boccalone. Una lavata di capo al dirigente dell'azienda totalmente partecipata dalla Provincia. «Ma non ne sapevo niente, ogni attività che sarà svolta d'ora in poi deve essermi comunicata», ha spiegato con fermezza il capo dell'amministrazione. E ha aggiunto anche che i fondi disponibili per effettuare l'adeguamento dell'impianto in vista dell'emergenza, qualcosa come 70 mila euro, dovranno essere gestiti attraverso l'ente.

Insomma Biancardi vuol avere la situazione sotto controllo, troppo pesante l'eredità delle ecoballe che sono state depositate per anni a Pianodardine e di cui solo recentemente la provincia si è liberata. «Temo che qualcosa possa andare storto e ci lascino i rifiuti qui, quindi massima attenzione», si è raccomandato con i suoi collaboratori Biancardi.
 
Le tremila tonnellate di rifiuti che a settembre si riverseranno a Pianodardine, scuotono l'amministrazione provinciale. Anzi anche gli idilliaci rapporti tra il presidente Biancardi e il governatore (che ha accolto con una certa attenzione l'idea del tunnel del Partenio), rischiano di infrangersi.

La chiusura del termovalorizzatore di Acerra per una quarantina di giorni per condetire la manutenzione delle turbine, causerà l'interruzione del flusso di rifiuti indifferenziati destinati alla combustione. Quindi la provincia di Avellino si dovrà attrezzare. La Regione ha individuato nello Stir di Avellino l'impianto che accoglierà l'immondizia per il periodo di interruzione dell'attività dell'impianto di Acerra. Rifiuti distribuiti in quota parte anche in altri tir della Campania ovviamente. 

Biancardi a De Luca dunque impone dei paletti strettissimi: «I rifiuti dovranno comunque essere stoccati, per un principio di solidarietà siamo impegnati a venire incontro alle esigenze della Regione». Poi la definizione di rigidi limiti all'operatività dell'ente : «Siamo pronti: ma solo per venire incontro alle esigenze della Regione ma solo per trattenere nella zona di Pianodardine i nostri rifiuti, anzi, solo quelli che trattiamo a Pianodardine. Non siamo invece disponibili ad accogliere quello che viene da fuori. Chiediamo garanzie che alo stato non abbiamo».

E proprio la mancanza di chiarezza rispetto al piano regionale, fa andare su tutte le furie il presidente. A Boccalone ha ordinato una relazione che chiarisca con precisione i termini del piano che la regione ha avviato».

È il fantasma delle ecoballe che sono state per anni sul territorio ad agitare il presidente della Provincia.

«Abbiamo smaltito le ecoballe solo da qualche settimana, erano quelle che si trovavano da anni qui. Non vogliamo che il processo si ripeta ai danni dell'Irpinia. Dopo di che siamo impegnati a dare la massima collaborazione».

In sostanza il piano dovrebbe prevedere nella fase emergenziale, anche un trasferimento fuori regione del materiale, per ridurre i quantitativi stoccati in ogni provincia. Ma su questo una polemica è in atto tra regione e Governo. De Luca aveva chiesto a costa, il ministro per l'Ambiente, l'individuazione di destinazioni utili a conferire il rifiuti. «Ma non ci ha ancora dato risposte», dice il governatore. Tuttavia i consiglieri regionali dei Cinque stelle accusano il governo regione di aver sottovalutato la portata del problema.

«Il blocco di 45 giorni delle tre linee dell'inceneritore di Acerra rientra in una programmazione triennale. Dunque, è dal 2016 che De Luca è perfettamente consapevole che l'autunno 2019 sarebbe stato all'insegna dell'emergenza, con la chiusura dell'impianto a settembre per 45 giorni», aveva detto Maria Muscarà, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania.
 
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