Avellino e i cantieri infiniti: un altro anno
di proclami ma nessuna apertura

Avellino e i cantieri infiniti: un altro anno di proclami ma nessuna apertura
di Flavio Coppola
Domenica 20 Dicembre 2020, 11:27
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Tunnel e Piazza Castello non sono ancora terminati. L' Eliseo, il Centro per l'Autismo, la Dogana e il mercato bisettimanale, senza una sterzata decisa, non saranno pronti nemmeno per il 2021. Avellino si appresta a chiudere l'annus horribilis 2020 con una serie di clamorose promesse mancate. Le più eclatanti e immediate, sono quelle ribadite a più riprese, nelle ultime settimane, dal sindaco Gianluca Festa, nelle dirette social e nelle dichiarazioni pubbliche: sottopasso, bretella, alloggi di via Tedesco consegnati Natale. Fuori uso gli appartamenti, fino a quando non arriverà il nulla osta per il collaudo e non saranno montati gli ascensori, la maledizione delle grandi opere pubbliche dice che sotto l'albero ci sarà al massimo un'apertura parziale. Risulta dal doppio sopralluogo effettuato al tunnel e a Piazza Castello venerdì mattina. Per poter consegnare il sottopasso, bisognerà chiudere i lavori relativi alla fogna al di sotto del Corso va riasfaltata la strada e apposta la segnaletica e bisognerà aspettare che arrivi la copertura in vetro per la scala che affiora a Piazza Libertà. Cantiere in corso pure a Piazza Castello. La bretella voluta dal commissario Priolo, al costo di 300.000 euro, doveva durare sei mesi a partire dall'estate del 2019. Ad oggi, la strada di collegamento tra via Circumvallazione e Corso Umberto è pronta. Ma i lati sono ancora all'anno zero.

Il colpo a sorpresa potrebbe essere l'apertura parziale di un'opera già marginale nell'incubo della riqualificazione complessiva dell'agorà, che dura dal 2012. Si potrebbe aprire un piccolo tratto, che va da Corso Umberto alla banca «Credem» e passa vicino al Teatro. Anche se il sindaco vorrebbe sorprendere tutti e, al netto delle mille difficoltà, resta una pur minima percentuale di riuscita. A 18 mesi dall'insediamento dell'amministrazione comunale, non un solo progresso è stato registrato sull'ex Gil. L'attuale esecutivo aveva ereditato una struttura quasi pronta. Mancavano lavori di poco conto, dalla caldaia al completamento della balaustra, dal corrimano sulla terrazza alle prescrizioni dei vigili del fuoco. Fino al famoso potenziamento dell'approvvigionamento energetico. Ma il vero nodo riguardava la gestione. Festa, sin dal suo insediamento, aveva annunciato una «Fondazione di partecipazione» culturale. Con Teatro, Villa Amendola e Casina del Principe.

Non è mai nata e l'Eliseo muore nel degrado. E il centro per l'Autismo? C'era ancora il commissario Priolo quando, a giugno 2019, l'attuale primo cittadino appena eletto, assumeva in Prefettura l' impegno di aprire «entro settembre, al massimo ottobre».

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Lo ribadiva sei mesi dopo nella conferenza stampa di fine 2019. «L'opera deve uscire dal tunnel diceva la consegneremo e firmeremo un protocollo di intesa con l'Asl». E poi la Dogana. Dalla gestione commissariale, e prima ancora da Foti e Ciampi, l'attuale amministrazione ha ereditato un finanziamento di 3,5 milioni per riqualificarla entro dicembre 2021. Non è stato ancora ufficializzato nemmeno il nome del progettista - anche se qualcosa si muove - e servirà una proroga per i fondi. Da qualche settimana è diventato un contenitore vuoto la Piscina comunale, dopo lo sfratto qui l'obiettivo è stato centrato del gruppo Cesaro e la fuga dei gestori inizialmente interessati. E' saltato, per 12 mesi, lo storico mercato bisettimanale. L'amministrazione aveva puntato tutto su Campo Genova, ma il sito è «potenzialmente inquinato» e servirà un piano di caratterizzazione che si preannuncia molto lungo. Troppe le altre promesse mancate su cui avrà influito certamente e consistentemente l'emergenza Covid dall'attuale primo cittadino. Tra le 20 proposte con cui Festa prometteva «cose mai viste» per il 2020, ecco l'avvio dell'iter per «il nuovo Tribunale nell'ex «Moscati», - ora si parla di Ni01 - e «la Fibra Ottica», invece è in atto un contenzioso al Tar con «Oper Fiber». Poi l'inaugurazione del Centro Filipper, il Polo per l'Alta formazione «di riferimento nella Bassa Italia», l'Agenzia per il Turismo, la Casa del Volontariato, l'Azienda consortile delle politiche sociali e il nuovo Puc.
 

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