Avellino, i mille volti dell'Eliseo
nei piani dei candidati sindaci

Avellino, i mille volti dell'Eliseo nei piani dei candidati sindaci
di Flavio Coppola
Martedì 7 Maggio 2019, 12:00
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La cultura come strumento per creare posti di lavoro e restituire fervore all'esanime Avellino. L'obiettivo coincide, l'approccio e gli impegni dei sette candidati a sindaco, ovviamente, differiscono profondamente. Il simbolo del vuoto creativo e dello stallo in cui versano le politiche culturali in città è l'ex Gil. L'apertura della struttura, ormai, è imminente. E dopo? Casa del cinema per alcuni, polo di formazione artistica per altri, ma anche incubatore di imprese innovative e centro congressi, le aspiranti fasce tricolore si impegnano a dare un futuro all'Eliseo.

«Sulla cultura assicura il candidato di MaiPiù, Pd e «Laboratorio Avellino, Luca Cipriano - realizzeremo un vero big bang. Con un approccio manageriale, e non concependola come contributificio, sa generare molti posti di lavoro». L'Eliseo, allora, dovrà restare «un luogo esclusivamente dedicato al cinema, che in estate sarà all'aperto». «No ai minestroni con le forze dell'ordine - afferma - l'edificio sia la sede del Laceno d'Oro». Come? «Ripartendo dal lavoro di associazioni e collegio notarile. Lo statuto per la fondazione di partecipazione per noi è valido». E poi un'idea per l' esterno: «Abbattiamo il muro in tufo della Villa comunale, creiamo un unico spazio aperto».

Decisamente diversa la visione dei Cinque Stelle. L'alfiere, Ferdinando Picariello, rivendica di aver «già aperto l'Eliseo con la precedente amministrazione». Poi annuncia: «Vi promuoveremo un incubatore di imprese incentrato sull'innovazione. L'ex Gil deve essere slegato dalle vecchie logiche, nel rispetto del suo vincolo naturale. Immaginiamo - spiega - uno spazio comune dove si pensa e si realizza, in cui le aziende storiche cinematografiche possano supportare le giovani start up. Inoltre, in sinergia con il conservatorio, un industria della musica cinematografica». La fondazione di partecipazione andrà valutata. Per il resto, sinergie: «I luoghi della cultura chiosa faranno rete con le istituzioni culturali esistenti».

«Sì alla Casa del Cinema nell'ex Gil» spiega il condottiero di «Davvero», «Ora», «Vera» e «Viva la Libertà», Gianluca Festa Ma non solo: «La struttura organizzerà laboratori e corsi di formazione per figure professionali del mondo del cinema e della televisione. Vi si allestirà una sala per studi di posa e montaggio film a carattere sperimentale e didattico. Sarà nella disponibilità delle scuole e coinvolgendo le Università Dams». Ma Festa annuncia pure un impegno particolare per la Dogana: «Con i 4 milioni dei Pics, affideremo il progetto esecutivo ad Ettore De Concilis. Sarà un mix di antico e moderno».

Dal canto suo il candidato per «La Svolta» e «Forza Italia», Dino Preziosi, parte¸da un distinguo «tra cultura e eventi». «Noi promette avvieremo un sistema imprenditoriale in cui venga posto in risalto il meridionalismo, anche con il centro Dorso e Villa Amendola, con una rinnovata attenzione al contesto campano». «L'ex Gil - aggiunge - diventerà un laboratorio per la formazione nelle attività cinematografiche e teatrali, ma anche per la danza». Preziosi immagina «una sede per la creazione di nuovi talenti, partendo dall'attuale vocazione e dal lavoro delle associazioni».

«Concordo con quanto dichiarato dal commissario prefettizio, Priolo, circa la conservazione dell'originaria funzione di cinema teatro, destinandolo prevalentemente ai giovani ed a specifiche associazioni culturali», dichiara, a proposito dell'ex Gil, la candidata leghista Bianca Maria D'Agostino - La gestione di strutture come pure il teatro Gesualdo e Casina del Principe va affidata a professionisti di comprovata esperienza e non può seguire logiche diverse».

Sulla sponda di «SiPuò», l'aspirante Amalio Santoro propone «una strategia di lungo periodo, in cui il Comune diventi cabina di regia, grazie alla creazione di una rete di strutture, a cui dovrà essere esteso lo stato giuridico di Bene comune». Il primo caso è proprio l'ex Gil: «Sulla Casa del Cinema della provincia di Avellino - dice - affronteremo al più presto la discussione per la partecipazione civica prevista nella Fondazione di partecipazione». Infine un impegno sul «Victor Hugo»: «Restaurato e rifunzionalizzato, continuerà a essere la sede del centro Dorso».

«Un centro di formazione e una struttura per congressi e grandi eventi»: questo, nella visione del leader dei «Cittadini in Movimento», Massimo Passaro, dovrà diventare l'Eliseo. «Avellino andrà promossa come città della formazione spiega utilizzando come centri, in raccordo con le Università, anche Casina del Principe, Villa Amendola». In generale, Passaro immagina un Comune che promuova «grandi eventi culturali e scientifici», ma anche «valorizzare e meglio coordinare il grande patrimonio folkloristico, dalla Zeza di Belizzi al Palio della Botte».
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