Avellino, ladri al seminario: dal balcone nella stanza del vicario del vescovo

Don Iannuzzo: "Ero assente, le suore li hanno incrociati"

Ladri al seminario: dal balcone nella stanza del vicario del vescovo
Ladri al seminario: dal balcone nella stanza del vicario del vescovo
di Selene Fioretti
Giovedì 9 Novembre 2023, 08:55 - Ultimo agg. 09:24
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Ladri nel seminario a via Morelli e Silvati. «Sono entrati dal balcone - spiega il vicario del vescovo, don Pasquale Iannuzzo, ancora scosso per l'accaduto - e si sono diretti nella mia camera da letto». In quei momenti don Iannuzzo non era in casa. «Se ci fossi stato io - dice - probabilmente si sarebbero diretti verso un altro alloggio. Ce ne sono altri al pian terreno simili al mio, mentre ai piani superiori ci sono le abitazioni delle suore».

Lunedì sera intorno alle 20, due malviventi si sono introdotti all'interno della struttura con l'intento di fare razzia proprio nelle residenze private dei sacerdoti. Questa volta, i ladri hanno preso di mira il Polo giovani di Avellino, il complesso di via Morelli e Silvati, di proprietà della diocesi, che ospita anche gli alloggi di preti e suore.
I ladri hanno scavalcato le cancellate di recinzione poste nella parte retrostante dell'edificio, lungo via Galdo, approfittando della scarsa illuminazione della zona.

A essere stata presa di mira, nello specifico, è stata l'abitazione del vicario del vescovo, don Pasquale Iannuzzo, che si trova al piano terra. E, come egli stesso racconta, sarebbe stato proprio un gruppo di suore di rientro dalla preghiera a far saltare il piano dei malintenzionati.

Una di loro dopo essere stata nella cappella presente nell'edificio, stava rientrando nel proprio alloggio e nel farlo ha acceso le luci dello stabile.
A quel punto, i ladri hanno pensato di essere stati scoperti e si sono dati alla fuga. A notarli realmente, invece, è stato un altro residente, un seminarista, che proprio in quel momento si stava recando all'esterno per gettare la spazzatura.
«Quando ha aperto il cancello - dice don Iannuzzo - ha visto qualcuno che stava scavalcando la cancellata. È stata una sequenza talmente veloce che non è riuscito a vedere chi fosse, mi ha riferito che sembrava come un'ombra».
E prosegue: «A quel punto ha lanciato l'allarme».

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Sul posto sono intervenuti gli uomini della Questura di Avellino, che hanno eseguito i rilievi del caso e acquisito le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza presenti nella struttura. Le indagini sono tuttora in corso e si sospetta, inoltre, la presenza di un complice all'esterno.
L'episodio ha profondamente scosso la comunità di preti e di suore che vivono nell'area residenziale del Polo giovani. Soltanto per una combinazione del caso non ci sono state conseguenze più drammatiche.
«Non voglio immaginare cosa sarebbe potuto succedere se quelle suore avessero incrociato faccia a faccia i ladri», afferma don Iannuzzo.

Ma ciò che il vicario di monsignor Arturo Aiello continua a chiedersi è il perché di un'intrusione all'interno degli appartamenti dei religiosi.
«Non capisco - ribadisce - cosa pensavano di trovare da noi». E qui si apre una prospettiva particolare, quella del bottino realizzato dai due ignoti.
Don Iannuzzo, cioè, ci tiene a sottolineare che dal suo alloggio non sia stato portato via assolutamente niente. Né soldi, né gioielli e nemmeno documenti. I ladri, quindi, sarebbero rimasti a bocca asciutta. «Non è stato un furto vero e proprio, piuttosto un tentativo».
«La mia camera da letto era a soqquadro, ma - chiarisce - non mancava niente».
Al contrario, da quanto sta trapelando dalla questura fanno sapere che, il colpo messo a segno avrebbe fruttato qualcosa. I ladri avrebbero portato via sia contanti che monili, tra cui un orologio, di proprietà del vicario.
 

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