Avellino, il sindaco Festa è ottimista:
«La metro leggera non porterà il caos»

Avellino, il sindaco Festa è ottimista: «La metro leggera non porterà il caos»
di Flavio Coppola
Venerdì 3 Giugno 2022, 07:38
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«A luglio partirà la Metropolitana leggera sulle corsie che già esistono. Non ci sarà alcun caos per la mobilità cittadina. Anzi, siamo ad una svolta amministrativa». Il sindaco Gianluca Festa non teme il combinato disposto tra la pedonalizzazione del centro storico senza tunnel e l'avvio del nuovo sistema di trasporto a basso impatto ancora incompleto. La fascia tricolore fa il punto della situazione sui cambiamenti epocali che la mobilità cittadina sta per subire. Parla a margine della celebrazione solenne per la Festa della Repubblica, che riempie di cittadini e rappresentanti istituzionali Piazza Libertà, segnando anche metaforicamente la volontà della città di lasciarsi alle spalle il Covid e le restrizioni. Il sindaco si dice convinto che ci sarà una svolta positiva. L'ingresso sulla scena della Metro leggera, attesa da 20 anni, pone però una serie di interrogativi sul traffico e sulla sosta. Stretto dai tempi imposti dall'Ue per mettere in strada i mezzi, il Comune ha rinunciato a realizzare i cordoli che delimitano il passaggio dei mezzi. Ci penserà nei sei mesi di sperimentazione che termineranno il 31 di-cembre.

Per l'opposizione si rischia il caos, Festa invece smorza: «Le corsie preferenziali, in realtà sono tracciate da anni in molti punti della città.

Mancano i cordoli e vanno ultimati alcuni interventi prima di luglio. Ma i mezzi avranno il loro tracciato. C'è solo da perfezionare qualcosa». L'8 giugno, intanto, il centro storico chiude alle auto, di sera, con 7 varchi Ztl, e la pedonalizzazione durerà fino a settembre. Ma il tunnel non c'è ancora. Altro nodo particolarmente spinoso per la mobilità. Il sindaco, tuttavia, continua a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Abbiamo trascorso tre anni complicati, non solo per il Covid ma anche per le procedure amministrative che abbiamo dovuto mettere in ordine: fallimenti, contenziosi, difficoltà, mancati pagamenti, progetti sbagliati e ora siamo pronti a chiudere le incompiute». Il suo è ormai un vero e proprio mantra: «Abbiamo trovato un vero e proprio caos amministrativo che abbiamo dovuto risolvere. Nei prossimi due anni completeremo le opere e cominceremo anche a realizzare parte del nostro programma. Al termine dei cinque anni consegneremo una città completamente diversa da quella che ho trovato». Se la svolta sarà positiva o meno lo si scoprirà a partire dalla prossima settimana. Intanto, Festa è addirittura furioso per quella che definisce «la devastazione delle strade cittadine per i lavori di realizzazione della fibra ottica», ad opera dell'impresa «Diessetel».

Metropolitana leggera e isola pedonale, il Comune di Avellino tira dritto

Annuncia addirittura un provvedimento per interromperli: «Le opere in corso per la fibra stanno danneggiando le strade ed ho deciso di bloccarli. Già abbiamo difficoltà a ripristinare il manto stradale normalmente». lamenta Festa mostra di non temere contenziosi e anzi pare pronto a muoversi per primo anche dal punto di vista legale: «I lavori, per carità, sono necessari. Però stanno peggiorando la qualità delle strade e nei prossimi giorni prenderò un provvedimento che rimetterà apposto la situazione». La fascia tricolore si concede a tutto campo anche sull'iter tortuoso per riaprire il Centro sportivo di via De Gasperi, dopo l'estromissione del gruppo Cesaro, che l'ha gestito negli anni scorsi. Confermando quanto anticipato da «Il Mattino», da per pronto l'atto amministrativo con cui il Comune si riprenderà anche i terreni: «Stiamo completando un iter complesso. premette - Abbiamo dovuto togliere il Gruppo Cesaro dalla gestione della piscina, ma c'era anche il problema del ritorno in possesso del diritto di superficie per affidarla ad un nuovo gestore. Con la dirigente al Patrimonio, abbiamo avviato questo ultimo step, di comune accordo con l'avvocato Fortunato. Subito dopo assicura - procederemo con il bando». Si tratta, come deliberato dal Consiglio comunale nei mesi scorsi, all'unanimità, di un project financing. Il gestore, molto verosimilmente, dovrà accollarsi i lavori di manutenzione necessari dopo due anni e mezzo di mancato utilizzo. Ma il canone di fitto, anche questo è stato già spiegato, sarà decisamente più basso dei 25.000 euro al mese fissati dalla vecchia manifestazione di interesse del 2019.

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