Avellino, la telenovela della piscina:
lo scontro Comune-Cesaro al Tar

Avellino, la telenovela della piscina: lo scontro Comune-Cesaro al Tar
di Flavio Coppola
Martedì 2 Aprile 2019, 12:00
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Scontro totale sulla piscina. La «Polisportiva Avellino» ha depositato ricorso al Tar contro la rescissione contrattuale operata a gennaio dal Comune. L'appello alla giustizia amministrativa si aggiunge a quello già formalizzato al Tribunale per una consulenza tecnica preventiva, in pratica un supervisore dell'autorità giudiziaria, sulla procedura di inventario avviata dall'ente per lo sgombero dal centro natatorio. I fronti del conflitto, insomma, ora sono molteplici. Dal canto suo, l'amministrazione commissariale di Palazzo di Città è pronta a resistere in giudizio e tira dritto. L'iter avviato con il responsabile del procedimento, Michele Arvonio, andrà avanti. Ma aumentano le incognite.
 
Con il ricorso al Tar, formalizzato dall'avvocato Lorenzo Lentini e già notificato al Comune, la «Polisportiva» punta a far decadere il presupposto sul quale Palazzo di Città ha, di fatto, tagliato i ponti con il passato ed è già in cerca di un nuovo gestore. Si tratta dell'atto con cui, lo scorso 22 gennaio, sulla base dell'interdittiva antimafia che aveva raggiunto il Gruppo Cesaro, l'ente rescindeva la convenzione con la «Polisportiva Avellino». Prendendo le mosse dall'attività della Prefettura di Napoli, il Comune dichiarava chiusa una gestione della Piscina riconducibile ai Cesaro. Da allora in poi, aveva proceduto speditamente per archiviare quella fase. Ora, il duplice fronte giudiziario attivato dalla «Polisportiva» potrebbe quantomeno ritardare il percorso. La mossa del ricorso al Tar era comunque scontata. Ma legittima. Il direttore del Centro sportivo di via De Gasperi, Antonio Signoriello, conferma: «Abbiamo fatto ricorso per l'annullamento del recesso contrattuale. Nell'attesa, prevedendo tempi lunghi, la polisportiva assicurerà, come sempre e regolarmente, il servizio agli utenti». Dunque, alle porte non c'è alcun rischio chiusura. Ovviamente, l'amministrazione commissariale se lo aspettava ed ha già incaricato l'avvocatura comunale di resistere. Tuttavia, nessuno scenario è scontato. Secondo i termini di rito, l'udienza che verificherà la possibilità di una sospensiva avrà luogo entro una ventina di giorni. Nel frattempo, il prossimo 10 aprile, il Tribunale di Avellino si pronuncerà sull'altro ricorso presentato dalla «Polisportiva». Quello, cioè, finalizzato alla nomina di un supervisore giudiziario sull'inventario dei beni del centro. Sbrogliare l'intricata matassa amministrativa e giudiziaria non sarà semplice. E la vicenda si incrocerà con la procedura parallela legata all'individuazione di un nuovo gestore. Un giorno prima dell'udienza al Palazzo di Giustizia di Avellino, ovvero il prossimo 9 aprile, scadrà l'avviso pubblico per il nuovo affidamento emanato dal settore Patrimonio di Piazza del Popolo. Il Comune ha pianificato una concessione quinquennale rinnovabile, con un canone annuo di 300.000 euro, per un valore complessivo di 3 milioni. Definiti anche gli orari, dalle 9 alle 22, dal lunedì al venerdì, e dalle 10 alle 19:30, il sabato, la domenica e i giorni festivi. E infine le tariffe e la stabilità occupazionale dei lavoratori. Resta da capire cosa succederà in presenza di un pronunciamento del Tar favorevole alla «Polisportiva». Un'eventuale sospensiva allungherebbe quantomeno i tempi dello sgombero. E le incognite collegate alla battaglia legale alle porte rischiano di scoraggiare eventuali nuovi gestori. Sullo sfondo, ma non troppo, resta la vicenda economica. Come è noto, il Centro sportivo è stato realizzato dalla «Polisportiva Avellino» sulla base di un mutuo con il Credito sportivo per il quale ha garantito il Comune. Che la «Polisportiva» resti o che soccomba, e venga sgomberata, ci sono oltre 2 milioni di rate da pagare. In proposito, i commissari starebbero pensando di rifinanziare quel mutuo. In momento particolarmente delicato per l'ente, che ha già formalizzato il pre-dissesto, il conto rischia di essere troppo salato.
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