Beni comunali in vendita ad Avellino, agenzie private in campo: «Ora stop alle aste deserte»

Il progetto per rientrare più in fretta dal pre-dissesto finanziario

Uno dei beni in vendita
Uno dei beni in vendita
di Rossella Fierro
Martedì 7 Marzo 2023, 09:26 - Ultimo agg. 13:07
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La vendita dei beni comunali sarà delegata ad agenzie immobiliari private. Palazzo di Città rilancia il piano di alienazione del patrimonio, uno dei pilastri del programma di rientro finanziario dal predissesto, e cerca intermediari per le vendite. Dopo aver esternalizzato servizi fondamentali come l'accertamento e la riscossione tributi e, tra non molto, la gestione della sosta e della raccolta rifiuti, anche la vendita dei beni di famiglia, fino ad oggi gestita in house con risultati non sempre in linea con le aspettative, passerà per mani private.

Cancellati dal piano alienazioni l'ex Asilo Patria e Lavoro, acquistato dall'Ordine dei medici, e lo stesso palazzo comunale, dato in concessione gratuita all'Università di Salerno che da settembre organizzerà i corsi del mini Ateneo Avellino, a provare a piazzare beni per circa 16 milioni di euro d'ora in poi saranno gli agenti immobiliari. È quanto previsto dalla manifestazione di interesse per l'affidamento del servizio di intermediazione immobiliare, pubblicata ieri e rivolta a tutte le agenzie immobiliari, con sede nel territorio comunale, regolarmente iscritte al ruolo ordinario degli agenti d'affari in mediazione della Camera di Commercio.

Obiettivo della ricerca di mercato è la formazione di un elenco di intermediari accreditati che dovranno inserire, nelle loro proposte di vendita, i beni che formano il piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobili comunali 2022/2024 approvato da giunta e consiglio.

I termini per la presentazione della domanda di accreditamento, che comunque non precluderà al Comune la possibilità di alienare i beni in proprio, scadranno il prossimo 22 marzo. Le Agenzie che saranno ritenute idonee non svolgeranno le attività in nome e per conto del Comune, ma dovranno limitarsi soltanto ad inserire nelle loro bacheche, senza esclusiva, gli immobili di proprietà dell'ente per i quali è andata deserta la relativa asta pubblica e per i quali sia stata ammessa la trattativa privata ai sensi dell'apposito regolamento comunale.
Secondo quanto previsto dalla manifestazione di interesse, la vendita dovrà avvenire ad un prezzo superiore, con un rialzo non inferiore a 100 euro, rispetto a quanto previsto dal piano di dismissione. Gli immobili dovranno essere venduti a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano con le pertinenze, diritti, servitù attive e passive, oneri, canoni, e tutti i vincoli imposti dalle leggi vigenti. Una volta trovato l'acquirente, l'agente immobiliare potrà accompagnarlo a visionare il bene in questione concordando modalità ed orari del sopralluogo con l'ufficio patrimonio dell'ente. All'agente che concluderà favorevolmente la trattativa nei termini previsti, verrà affidato in via ufficiale, mediante apposita determina, il servizio di intermediazione immobiliare.

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All'atto di stipula della compravendita, l'acquirente dovrà versare una caparra pari al 10% del valore dell'immobile, che andrà direttamente al Comune, e una provvigione fissa pari al 3%, unico compenso attribuito alle agenzie accreditate da parte del Comune, sia in caso di conclusione positiva della trattativa, sia in caso contrario. Un'ardua impresa, dopo anni di incanti andati deserti per beni in vendita che restano sempre gli stessi.
Si tratta di aree e diritti edificatori per una cifra pari a 14.406.000 euro, tra questi i più significativi, in termine di valore, quelli del nuovo parco urbano, denominato Ni01, per un importo di 6.840.000 euro, e quelli di Contrada Amoretta, pari a 6.024.000.
Un secondo capitolo, per un importo complessivo di 2.025.000, riguarda tre ex edifici scolastici, a via Laurenzana, via Cesine e via Palatucci, ventiquattro locali commerciali prefabbricati a Quattrograna Ovest, sedici posti auto scoperti tra via Circumvallazione, via De Renzi e via Pionati e finanche un monolocale ad uso abitativo in Corso Umberto I.
 

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