Bomba carta davanti al supermercato
​Allarme racket nei comuni irpini

Bomba carta davanti al supermercato Allarme racket nei comuni irpini
di Michele De Leo
Venerdì 7 Giugno 2019, 10:23
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È allarme racket nei comuni della Baronia. A meno di un mese dall'esplosione nei pressi della villetta di un imprenditore edile di Vallesaccarda, un nuovo ordigno stavolta inesploso è stato rinvenuto davanti ad uno degli ingressi di un piccolo centro commerciale della zona. E' stato necessario l'intervento del nucleo carabinieri artificieri di Napoli per far brillare la bomba, classificata come un «ordigno esplosivo improvvisato», di fattura artigianale, dall'elevata potenza dirompente.

L'esplosione avrebbe potuto causare notevoli danni alla struttura di via Caprareccia di Trevico che ospita un supermercato, ma anche un bar ed un punto vendita di utensileria. L'ordigno potrebbe rappresentare un ulteriore avvertimento all'imprenditore edile di Vallesaccarda pure proprietario della struttura già preso di mira presumibilmente per le sue attività legate all'eolico. Il ritrovamento della potente bomba ha generato ulteriori tensioni e preoccupazioni per gli abitanti di tutti i comuni della zona: è forte ancora la eco dell'esplosione dolosa della macelleria Cornacchia di Vallata che poco meno di un anno fa provocò la morte della mamma del titolare.

L'allarme è scattato di prima mattina, dopo il rinvenimento dell'ordigno da parte di alcuni dipendenti della struttura.
Immediata la richiesta di intervento dei carabinieri della stazione di Trevico che hanno provveduto - con la collaborazione dei vigili del fuoco - ad evacuare l'area e metterla in sicurezza. In attesa dell'intervento del nucleo carabinieri artificieri di Napoli, i militari della compagnia di Ariano hanno ascoltato i proprietari della struttura, i titolari delle attività commerciali presenti e tutti i dipendenti, al fine di avere un quadro chiaro. L'ordigno, intanto, è stato fatto brillare dagli artificieri nell'area alle spalle del piccolo centro commerciale. Tramite l'utilizzo di un robot radiocomandato, gli artificieri hanno prelevato e trasportato in un punto idoneo quello che, poi, è risultato essere un ordigno esplosivo improvvisato, che è stato quindi fatto esplodere. La deflagrazione ha provocato un boato che è stato sentito a centinaia di metri di distanza, a testimonianza dell'elevata potenza della bomba.

 

Le indagini dei carabinieri dovranno appurare se l'ordigno non è esploso nel corso della notte per scelta - i malviventi avrebbero voluto esclusivamente lanciare un avvertimento - oppure se la miccia si sia spenta per un caso fortuito. L'elevata potenza dirompente della bomba avrebbe potuto causare danni ingenti alla struttura, isolata dal resto delle abitazioni della zona. I militari della compagnia di Ariano e della stazione di Trevico hanno, inoltre, effettuato tutti i rilievi del caso per provare a fare piena luce su quanto accaduto ed individuare i responsabili. Le uniche telecamere presenti - adiacenti all'ingresso principale, al lato opposto della struttura rispetto a quella dove è stato posizionato l'ordigno - offrirebbero poco aiuto all'azione investigativa ma, nel contempo, farebbero immaginare che chi ha agito conosceva bene l'area. Dell'episodio è stato interessata la Procura di Benevento che coordina le indagini. La vicenda, intanto, ha ulteriormente scosso le comunità della zona, fortemente preoccupate per l'ennesimo episodio che mira la caratteristica principale di questi luoghi: la tranquillità. L'auspicio di tutti - nelle discussioni in piazza e nei pressi dei bar - è una presa di posizione forte da parte delle istituzioni locali.
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