L'Arpac ha convalidato i risultati del Piano di Caratterizzazione di Campo Genova. La relazione tecnica firmata dal dirigente dell'Agenzia, Fabio Taglialatela, conferma le anticipazioni del «Mattino» sui tre superamenti rinvenuti, nel suolo per il Berillio, e nelle acque per Ferro e Manganese, verificati al di sotto dell'area mercatale di Avellino. Ma allo stesso tempo è questa la buona notizia ridimensiona fortemente l'allarme ambientale sul sito potenzialmente contaminato. In pratica, i superamenti sarebbero relativi a valori di fondo naturali, dunque non ci sarebbe pericolo per la salute umana. Aspettando l'analisi di rischio, passaggio obbligatorio che la Regione ha subito richiesto al Comune, la telenovela infinita del mercato sembra virare verso un epilogo positivo per la città. «I superamenti registrati nel Piano di Caratterizzazione per il parametro Berillio nel suolo scrive Taglialatela - potrebbero essere attribuiti a valori di fondo naturale. Difatti, la concentrazione significativa del berillio nei suoli, secondo la letteratura scientifica, è legata alla presenza sul territorio regionale di depositi vulcanoclastici, con valori del fondo naturale che possono superare i 12 milligrammi al chilo». Circostanza, questa, in linea con «l' ultimo studio geochimico effettuato nel 2021, denominato Monitoraggio Geochimico-Ambientale dei suoli della Regione Campania». Insomma, questo inquinante è presente «in buona parte del territorio regionale con valori di concentrazione al di sopra dei limiti di legge». Per la verità, il Berillio era l'elemento che preoccupava di meno. Ma l'Arpac, almeno per ora, recepisce anche quanto ha finora sostenuto il Comune, attraverso un'apposita relazione di parte, rispetto agli altri inquinanti.
«A riguardo dei superamenti del Ferro e del Manganese nelle acque sotterranee continua Taglialatela - si prende atto di quanto rappresentato dal Comune circa l'influenza dell'ambiente riducente della falda idrica sotterranea.