Campo Genova di Avellino, arriva l'ok
dell'Arpac: «Non c'è pericolo»

Campo Genova di Avellino, arriva l'ok dell'Arpac: «Non c'è pericolo»
di m.s.
Domenica 29 Maggio 2022, 11:00
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L'Arpac ha convalidato i risultati del Piano di Caratterizzazione di Campo Genova. La relazione tecnica firmata dal dirigente dell'Agenzia, Fabio Taglialatela, conferma le anticipazioni del «Mattino» sui tre superamenti rinvenuti, nel suolo per il Berillio, e nelle acque per Ferro e Manganese, verificati al di sotto dell'area mercatale di Avellino. Ma allo stesso tempo è questa la buona notizia ridimensiona fortemente l'allarme ambientale sul sito potenzialmente contaminato. In pratica, i superamenti sarebbero relativi a valori di fondo naturali, dunque non ci sarebbe pericolo per la salute umana. Aspettando l'analisi di rischio, passaggio obbligatorio che la Regione ha subito richiesto al Comune, la telenovela infinita del mercato sembra virare verso un epilogo positivo per la città. «I superamenti registrati nel Piano di Caratterizzazione per il parametro Berillio nel suolo scrive Taglialatela - potrebbero essere attribuiti a valori di fondo naturale. Difatti, la concentrazione significativa del berillio nei suoli, secondo la letteratura scientifica, è legata alla presenza sul territorio regionale di depositi vulcanoclastici, con valori del fondo naturale che possono superare i 12 milligrammi al chilo». Circostanza, questa, in linea con «l' ultimo studio geochimico effettuato nel 2021, denominato Monitoraggio Geochimico-Ambientale dei suoli della Regione Campania». Insomma, questo inquinante è presente «in buona parte del territorio regionale con valori di concentrazione al di sopra dei limiti di legge». Per la verità, il Berillio era l'elemento che preoccupava di meno. Ma l'Arpac, almeno per ora, recepisce anche quanto ha finora sostenuto il Comune, attraverso un'apposita relazione di parte, rispetto agli altri inquinanti.

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«A riguardo dei superamenti del Ferro e del Manganese nelle acque sotterranee continua Taglialatela - si prende atto di quanto rappresentato dal Comune circa l'influenza dell'ambiente riducente della falda idrica sotterranea.

Anche questo, infatti, viene «indicato dalla letteratura scientifica richiamata». Ad un anno dall'avvio del piano di caratterizzazione, se non è la fine della partita, ci manca davvero poco. Considerato che gli idrocarburi pesanti che avevano indotto l'Arpac, insieme agli altri elementi, a richiedere il piano di caratterizzazione nel lontano 2020, non sono stati più ritrovati, l'intesa di massima sui valori di fondo è un risultato importante. Per chiudere il procedimento, la Regione ora vuole la conferma dell'assenza di pericoli per la salute umana dall'analisi di rischio. Il dirigente degli uffici di Collina Liguorini, Antonello Barretta, ha quindi scritto al Comune, all'arpac, alla Provincia, all'Asl e alla Prefettura. Nella nota, chiede all'ente di Piazza del Popolo l'ultimo adempimento «con ogni urgenza». Seguiranno una nuova conferenza dei servizi e da prassi alcuni monitoraggi periodici. Ma l'amministrazione per bocca del sindaco Festa ha già annunciato che l'area mercatale della città, ultimata la bonifica, sarà l'ex Isochimica di Borgo Ferrovia. Dopo aver esaminato la vicenda con i propri iscritti, il sindacato Cna dice un no deciso: «Si è convenuto che la destinazione non è gradita in quanto, secondo le indagini effettuate, non vi è una sicurezza che l'area sia decontaminata, né tantomeno ci siano stati opportuni controlli a norma di legge della struttura che possano concretamente palesare una situazione non rischiosa alla salute dei nostri associati». 

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