Ciarcia, il prefetto decide
per la scorta «leggera»

Ciarcia, il prefetto decide per la scorta «leggera»
Martedì 9 Aprile 2019, 11:28
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Applicata la tutela personale dinamica alla giornalista Barbara Ciarcia. Una scorta «leggera» che le consente libertà di movimento ma che le assicura una specifica vigilanza. Dopo l'atto intimidatorio dell'altro giorno, la cronista, collaboratrice del Mattino, è tutelata da ieri mattina dalle forze dell'ordine. Era stata affrontata davanti casa dai tre che l'avevano pesantemente minacciata, a causa di un articolo che era stato pubblicato nei mesi scorsi.
Si trattava la cronaca di una rissa in un locale pubblico a cui uno dei tre aveva partecipato. Un uomo conosciuto alle forze dell'ordine che ah rimuginato a lungo prima di decidersi a prendersela con la giornalista.

I tre si sono poi allontanati, ma quando la giornalista ha chiamato le forze dell'ordine sono stati rintracciati e arrestati tre avevano avvicinato al collega Ciarcia davanti casa, mentre era in compagnia della madre. Le avevano detto parole ingiuriose.

Intanto, le tre persone che sono ritenute responsabili delle minacce, un italiano e due stranieri, sono state scarcerate. Per 24 ore erano state trattenute ai domiciliari. I reati che ha ipotizzato il pm del tribunale di Benevento, Marcella Pizzillo, è violenza privata e minacce aggravate.

I carabinieri hanno chiesto al questore Botte l'emissione del foglio di via obbligatorio, per i tre, l'italiano è residente a Bonito e altri due sono stranieri e vivono a Bonito anch'essi.

Per giovedì il prefetto di Avellino Maria Tirone ha convocato il comitato ordine pubblico e sicurezza che avrà per tema anche la vicenda che ha riguardato la giornalista. Ciarcia è presidente del consiglio comunale di Venticano, ma la sua attività politica, tuttavia, non è riferibile in alcun modo all'episodio che l'ha vista coinvolta, chiaramente collegata alla sua attività professionale.

Il presidente Domenico Biancardi e i consiglieri provinciali esprimono solidarietà e vicinanza alla giornalista Barbara Ciarcia.

«Conosco e apprezzo la dottoressa Barbara Ciarcia, che anche in questa occasione ha dimostrato grande coraggio dichiara il presidente Biancardi Tutti noi siamo convinti che non si lascerà intimidire. Doveroso il ringraziamento ai Carabinieri che in pochissimo tempo sono riusciti a rintracciare e a fermare i tre responsabili delle minacce».
Mantenere alta l'attenzione alla vicenda di Barbara Ciarcia, consente di creare una rete di protezione attorno alla cronista, indagare per conoscere con chiarezza la natura delle minacce e da cosa siano scaturite, significa anche dare un segnale a chiunque intenda con la violenza intimidire i giornalisti.

«Di concerto con i consiglieri provinciali - annuncia Ciarcia -, inviterò nei prossimi giorni Barbara Ciarcia in Provincia per esprimerle da vicino il nostro apprezzamento per il suo lavoro e ribadire la vicinanza».
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