Coronavirus ad Avellino, dieci giorni
per la palazzina Covid-19 al Moscati

Coronavirus ad Avellino, dieci giorni per la palazzina Covid-19 al Moscati
di Antonello Plati
Sabato 28 Marzo 2020, 09:05 - Ultimo agg. 09:29
4 Minuti di Lettura

La palazzina Alpi del Moscati è quasi pronta ad accogliere i pazienti Covid-19. Enrico Coscioni, consigliere per la Sanità del governatore Vincenzo De Luca, visita l'ospedale di Avellino e porta buone nuove da Napoli.

«Il governatore ha dato priorità a questa struttura», dice. Poi, gli annunci: sono arrivati altri tre ventilatori polmonari per la terapia intensiva e il direttore generale Renato Pizzuti ha carta bianca per nuove assunzioni: innanzitutto facendo scorrere la graduatoria dei vincitori di concorso per infermiere (a tempo determinato, ndr) poi per gli anestesisti e per le altre figure necessarie alla partenza di questa unità.

LEGGI ANCHE De Luca: «Il picco del contagio arriverà a Pasqua»

Nella palazzina Alpi che Coscioni visita insieme ad Antonio Postiglione, coordinatore del Sistema sanitario regionale saranno 52 i posti letto, 30 di terapia intensiva e 22 di subintensiva. Al momento, però, mancano ancora ben 24 ventilatori polmonari (3 erano arrivati la settimana scorsa, 3 come detto ieri mattina) dei 30 necessari per l'intensiva, ma l'attività potrebbe comunque iniziare, non certo a pieno ritmo, tra una decina di giorni per poi essere potenziata man mano che saranno consegnate le altre apparecchiature.

Intanto, da un paio di giorni anche al «Moscati» è partita la sperimentazione del Tocilizumab, il farmaco antiartrite che al «Cotugno» di Napoli ha dato buoni risultati su alcuni contagiati. Tornando al progetto della palazzina Alpi, il consigliere alla Sanità osserva: «La sua realizzazione consentirà anche il ritorno alla normalità dell'ospedale di Avellino con il ripristino dei posti letto che adesso, in diversi reparti (9 per la precisione, ndr), sono occupati da degenti positivi al Coronavirus».

Nella visita dei componenti dell'Unità di crisi nessuna tappa in pronto soccorso dove gli operatori, nonostante l'ultimo rifornimento (10mila mascherine chirurgiche e 3mila con filtro) continuano a lamentare problemi relativi sia ai dispositivi di protezione individuale (Dpi) sia alla sanificazione degli ambienti. Ma per Coscioni al «Moscati» va tutto bene. Anzi, elogia l'operato della triade dirigenziale: «È stata messa in campo - dice - un'organizzazione importante che sta evitando ogni tipo di criticità: ho trovato un clima di collaborazione e di grande professionalità. Di questo, ringrazio Pizzuti, il direttore sanitario Rosario Lanzetta e quello amministrativo Germano Perito».
 


Insomma, nessun problema. Tutte le difficoltà, segnalate dallo stesso De Luca la settimana scorsa con toni non proprio concilianti, sembrano superate. Almeno secondo Coscioni: «I ritardi sostiene - relativi alle forniture sono inaccettabili per chi lavora in prima linea. I Dpi stanno arrivando e non avremo più problemi di approvvigionamento». Poi, un passaggio sul personale: «Non ci sarà carenza: a livello regionale, abbiamo assunto 100 medici e 300 infermieri». E infine una risposta al sindaco Gianluca Festa che ha bollato come «poco efficace» l'azione della Regione proponendo quale soluzione il recupero dell'ex ospedale Maffucci. Coscioni boccia senza appello la proposta: «La programmazione spetta alla Regione, ma in ogni caso Avellino non ha bisogno di un altro ospedale: al Moscati - ribadisce - non ci sono criticità. Inoltre, è già complicato attrezzare la palazzina Alpi figuriamoci recuperare una struttura dismessa».

La visita della delegazione dell'Unità di crisi «testimonia l'attenzione di De Luca nei nostri confronti», commenta il manager Pizzuti. «Abbiamo affrontato - aggiunge - alcune questioni importanti: dai Dpi al completamento della palazzina Alpi dalla fornitura dei test rapidi ai tamponi al personale. Confidiamo che l'attenzione sia costante».

Di tutt'altra opinione, il deputato di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, che interroga il ministro della Salute Roberto Speranza proprio sui disagi registrati ad Avellino e Ariano Irpino: «L'Irpinia - si legge nel documento - vive una condizione di straordinaria difficoltà, con la saturazione dei posti letto al Moscati e la situazione di crisi al Frangipane dove gli operatori sanitari denunciano una grave assenza delle condizioni di sicurezza essenziali e l'impossibilità a garantire servizi e assistenza adeguati alla popolazione. Nel mentre restano chiuse o non sufficientemente attrezzate altre strutture ospedaliere del territorio come quelle dei comuni di Bisaccia e Sant'Angelo dei Lombardi».

Muovendo da questa premessa, Fratoianni chiede: «Quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intende prendere affinché si diano risposte immediate e certe alle carenze innanzi evidenziate per affrontare in modo efficace l'emergenza sanitaria in corso». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA