Avellino, palazzetti e centri sociali
​per la fase 2 del vaccino anti Covid

Avellino, palazzetti e centri sociali per la fase 2 del vaccino anti Covid
di Antonello Plati
Giovedì 4 Febbraio 2021, 08:25
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Non solo il Campo Coni di Avellino. Comincia a delinearsi la mappa dei 20 punti vaccinali che l'Asl, di concerto con le amministrazioni comunali, allestirà sul territorio provinciale in vista della seconda fase della campagna anticovid.
Disponibilità anche del Palazzetto dello sport di Ariano Irpino, del Palacaudium di Cervinara, della sede della Misericordia a Torelli di Mercogliano e del centro sociale Fenestrelle di Monteforte. All'appello, come noto, sono chiamati i cittadini ultraottantenni. Dunque, i tecnici dell'ente di via Degli Imbimbo stanno cercando di individuare luoghi maggiormente idonei allo scopo nei comuni con il maggior numero di abitanti e, allo stesso tempo, più facilmente raggiungibili (sia con mezzi propri sia con quelli del trasporto pubblico locale) anche da chi risiede nei centri limitrofi. Per la ripartizione delle sedi, si sta seguendo la suddivisione in Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), ovvero le reti dei medici di famiglia recentemente istituiti dalla Regione per assicurare assistenza sanitaria 12 ore al giorno 7 giorni su 7.

Ogni Aft, sono 12 in tutto in Irpinia, copre una popolazione di circa 35mila persone: 8 saranno dotate di due punti vaccinali, 4 di uno soltanto (per complessivi 20 punti vaccinali). Il direttore generale dell'Asl, Maria Morgante, da lunedì scorso sta incontrando i sindaci dei comuni afferenti alle diverse Aggregazioni per valutare le proposte.
Al momento, appaiono certi, quali sedi per somministrare le dosi sia in questa seconda fase sia in quelle successive, la tensostruttura del Campo Coni di Avellino, il Palazzetto dello sport di Ariano Irpino, il Palacaudium di Cervinara, la struttura di Torelli di Mercogliano che ospita la Misericordia e il centro sociale Fenestrelle di Monteforte.

In dirittura d'arrivo pure l'accordo con i comuni di Mugnano del Cardinale e Moschiano, che saranno a servizio del Baianese e del Vallo di Lauro. Gli altri punti saranno a Montella, Sant'Angelo dei Lombardi, Bisaccia, Lioni, Solofra, Montoro, Montefalcione, Grottaminarda, Mirabella Eclano, Flumeri e Vallata. Nelle prossime ore, i tecnici dell'Asl effettueranno dei sopralluoghi per valutarne la fattibilità. In molti casi, si tratta di spazi che già in passato sono stati usati per scopi simili. Per esempio, nella sede della Misericordia, nella località Torelli di Mercogliano, sono stati somministrati i vaccini antinfluenzali senza che si verificassero ingorghi con le auto né tantomeno assembramenti, all'interno o all'esterno, in quanto l'area è dotato di un doppio ingresso (che consente l'entrata e l'uscita in modo indipendente).

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Cervinara, come detto, metterà invece a disposizione il palazzetto dello sport. All'interno, saranno installati dei box dove gli over 80 della Valle Caudina saranno vaccinati. La decisione è stata ufficializzata l'altro giorno nel corso di una riunione tra Morgante e i sindaci Amato Rizzo (Pietrastornina), Roberto Del Grosso (Roccabascerana), Pasquale Pisano (San Martino Valle Caudina), Caterina Lengua (Cervinara) e Antonio Russo (Rotondi).

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Accantonata, dunque, definitivamente la possibilità di attivare i punti vaccinali nelle sedi dei 7 distretti sanitari, in quanto fanno sapere dall'Asl - «si intralcerebbe l'attività quotidiana degli ambulatori correndo anche il rischio di assembramenti». Disponibilità alla collaborazione da parte dei medici di base. Ma solo a determinate condizioni, come spiega il presidente dell'Ordine dei medici Francesco Sellitto: «A margine di un vertice tra i coordinatori delle Aft e il management dell'Asl, è stata data la nostra disponibilità a collaborare alla campagna vaccinale già dalla seconda fase». Restano, però, da limare alcuni fondamentali dettagli: «La nostra intenzione è quella di vaccinare ognuno i propri assistititi: in questo modo saranno ridotti di molto i tempi. Solo per fare un esempio: mediamente ogni medico di base ha un centinaio di ultraottantenni tra i suoi assistiti che potrebbe tranquillamente vaccinare in una sola giornata presso il proprio studio, a domicilio o se necessario nei punti vaccinali».
 

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