Pedopornografia e adescamento in rete: un fenomeno che sta crescendo anche in Irpinia.
Sono sette i casi aperti che riguardano il capoluogo e la provincia, e che si sono verificati di recente. Nell'ambito di queste indagini condotte dalla Polizia Postale sono scattate cinque denunce e sette perquisizioni. Non solo. Sono 104 le attività specifiche che si riferiscono a furti di account dai social media (Instagram e Facebook), finalizzati a commettere reati relativi alla pedopornografia o a finti investimenti in bitcoin. Sono state denunciate due persone ed effettuate altrettante perquisizioni. Un altro fenomeno che negli ultimi mesi è in aumento in Irpinia è il sextortion, cioè l'estorsione o il ricatto sessuale online.
Un reato rivolto al mondo degli adulti, ma che sta interessando sempre di più vittime minorenni, con effetti lesivi potenziali: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di avvenenti sconosciuti.
Lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni è costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati in danno di minori.
«Con la riorganizzazione territoriale della Polizia Postale e la creazione del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica e delle sezioni la Polizia di Stato vogliamo rinnovare e potenziare l'impegno per il contrasto ai reati informatici, con particolare sensibilità al contrasto dei reati che vedono le fasce deboli quali parti offese. Vogliamo puntare, soprattutto, sulla tutela con attività preventiva e repressiva», spiega Maria Rosaria Romano, dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Campania, impegnato nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online. Preoccupa l'incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, un trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. In Campania i casi trattati che riguardano gli abusi su minori in rete sono 101, 20 le persone arrestate, 116 i soggetti denunciati e 139 le perquisizioni effettuate dagli agenti.