Fiume Ofanto, un dossier sui veleni
inviato da Avellino al ministro Costa

Fiume Ofanto, un dossier sui veleni inviato da Avellino al ministro Costa
di Giulio D'Andrea
Lunedì 19 Agosto 2019, 12:00
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LIONI - Un dossier da consegnare al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. Una delegazione che incontri lo stesso Costa nei prossimi giorni con l'obiettivo di sottoporre le questioni ambientali dell'Alta Irpinia. E allo stesso tempo l'annuncio del sindaco di Calitri, Michele Di Maio: una riunione in Prefettura sull'allarme mercurio nel fiume Ofanto. A Lioni l'assemblea pubblica di domenica sera parte proprio da questo allarme, evidenziato nelle settimane scorse dall'Arpac. La conclusione è quella di far emergere le cause.
 
«Siamo impegnati nella battaglia in difesa dell'Ofanto» afferma Vitale Recce, dell'associazione Cibele. «Negli anni abbiamo denunciato lo stato del corso d'acqua. Dalle sorgenti agli insediamenti industriali. Ora l'allarme Mercurio non ci meraviglia. Ci sorprende il fatto che spesso le nostre denunce sono rimaste inascoltate. Andiamo avanti continua Recce -. Al ministro Costa vogliamo far conoscere la vicenda del fiume ma anche quella dell'eolico selvaggio. Per un vero e proprio dossier che comprenda pure amianto e prefabbricati». A Lioni arriva il sindaco di Calitri, Michele Di Maio. Uno dei primi a emanare l'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua. «Stamattina manderò una lettera a Prefetto, Procura, Carabinieri, Asi e a tutti gli enti che hanno a che fare col fiume. Chiederò una riunione che affronti l'argomento in maniera tecnica. Dobbiamo capire una volta per tutte il grado di inquinamento del corso fluviale sottolinea Di Maio -. L'ultima misurazione dell'Arpac rileva livelli inferiori di metalli pesanti rispetto a quelle di giugno e luglio, ma sempre ben superiori rispetto al limite massimo consentito. E le ordinanze restano, per quanto di mia competenza». Il sindaco di Lioni Yuri Gioino va via in polemica con l'associazione Cibele dopo aver letto i manifesti affissi dagli attivisti con il titolo «indifferenza».

Gioino sbotta: «Se questi sono i presupposti, se la battaglia viene condotta mettendo sotto accusa in maniera generalizzata politica e amministratori, io me ne vado. Non ci sono le condizioni per una discussione proficua. Parteciperò invece a qualunque iniziativa che veda sindaci e territorio impegnati a favore di questa terra». Resta in sala il suo assessore all'agricoltura, Rocco D'Andrea. Che chiarisce: «I livelli di mercurio a Lioni sono sotto controllo come già aveva avuto modo di evidenziare il sindaco Gioino. Il problema è più ad est come rilevato dagli enti competenti. Ma ci muoveremo con gli altri sindaci a tutela del fiume». I campionamenti erano stati effettuati a Conza della Campania e le indicazioni di Provincia e Arpac andavano in un'unica direzione: ordinanze per impedire ad agricoltori e allevatori di rifornirsi dal fiume. Non tutti hanno emanato i provvedimenti. Lo stesso Acquedotto Pugliese, competente sul potabilizzatore di Conza e relative reti, aveva minimizzato. Segno che nonostante analisi e numeri la questione sia controversa. Nella sala consiliare il sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi, Marco Marandino.

Che dichiara: «Mi hanno invitato e rispondo positivamente. Sostenere le cause del territorio è doveroso. Ci vuole maggiore sensibilità da parte degli amministratori locali e degli enti sovracomunali. Il problema del fiume Ofanto riflette Marandino è atavico. E' dovuto alla collocazione delle tante aree industriali, bisognerebbe controllare meglio gli sversamenti perché poi le criticità emergono».
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