Forza Italia divisa,
il caso Avellino arriva a Roma

Forza Italia divisa, il caso Avellino arriva a Roma
di Edoardo Sirignano
Lunedì 8 Aprile 2019, 11:27
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I berlusconiani si dividono. Da una parte il coordinamento provinciale del partito che sta lavorando per costruire la lista L'Altra Avellino, una compagine civica senza bandiere con chiari riferimenti di partito, ma allo stesso tempo capace di includere anche forze diverse, dall'altra Sandra Lonardo, che con i fedelissimi del capoluogo, nelle ultime ore, starebbe sondando il terreno per creare una compagine chiamata «Forza Avellino» con tanto di simbolo Berlusconi presidente. La stessa senatrice, però, chiarisce: «Sto lavorando per una lista di Forza Italia. Non ho intenzione di fare la guerra a nessuno.

Se c'è qualcuno che sta sollevando un polverone è Sibilia. Mentre in tutta Italia il partito dà come indicazione quella di fare i congressi, ad Avellino viene nominato un commissario cittadino per partecipare al tavolo del centrodestra e questi insieme all'ex consigliera Ines Fruncillo, in modo pregiudiziale, chiede di togliere i simboli per fare un discorso solo civico a un tavolo politico. Io mi sono solo permessa di dire che non ero d'accordo, considerando che ci sono delle elezioni europee, a cui tra l'altro è candidato Berlusconi e invece di aiutarlo e sostenerlo come si deve, c'è qualcuno nel partito che appoggia chi invita a buttare le bandiere giù dai balconi». La decisione finale, comunque, dovrebbe arrivare a seguito di una riunione romana proprio sul caso irpino. «Il coordinatore regionale Domenico De Siano mi ha comunicato continua Lonardo - che incontrerà i vertici nazionali. Mi atterrò a quello che sarà deciso dal partito». Allo stesso tempo, però, sottolinea come i propri riferimenti sul territorio, continuino a essere messi da parte: «Sibilia, anche questa volta, ha deciso in solitario, senza invitare e consultare nessuno, nonostante io sia stata eletta in un collegio che comprende anche Avellino e nel quale ho molti amici».

 

Si sarebbero riuniti, intanto, intorno alla proposta di lady Mastella diversi nomi importanti del capoluogo. Secondo indiscrezioni sarebbero pronti a sposare il progetto di Forza Avellino: Rocco Manzo, Silvia Curto, Nicola Micera e Pino De Lorenzo. Vincenzo Sbrescia, neo commissario cittadino per le elezioni, comunque, prova a smussare gli angoli e a lavorare per un discorso corale, superando le diversità di posizioni: «Bisogna operare all'unisono, recuperare le migliori energie e superare controversie ed equivoci che si sono creati all'interno del partito. La sede più giusta per affrontare questo tipo di problematiche è quella istituzionale. E' un metodo lineare perché è sempre auspicabile che ci sia un confronto interno per chiarire ogni elemento dialettico e poi poter lavorare tutti insieme in vista di battaglie comuni». Il delegato del capoluogo si dichiara inoltre tranquillo pur chiarendo che portare il dialogo fuori provincia possa addirittura costituire un'opportunità. «All'interno di Forza Italia ci sarà un confronto e saranno ascoltate tutte le posizioni, come è giusto che sia. Si ragionerà nell'interesse innanzitutto della comunità locale avellinese, al fine di mantenere un equilibrio nel rispetto dei ruoli di ognuno». Nelle ultimissime ore, però, dopo Dino Preziosi, che era stato indicato proprio dal coordinamento provinciale del partito come candidato perfetto per concorrere alla fascia tricolore, spunta un nuovo nome. L'ex consigliera regionale Antonia Ruggiero, infatti, potrebbe essere il profilo gradito proprio ai vertici romani. L'indicazione sarebbe arrivata da Arcore. Una voce che rimescolerebbe le carte. L'imprenditrice, potrebbe essere il nome di Fi al tavolo della coalizione, che si andrebbe ad aggiungere a quelli di Dino Preziosi, voluto dal coordinamento provinciale di Fi e dall'Udc, di Piero Mastroberardino e Biancamaria D'Agostino, profili indicati dalla Lega, nonché a quello di Giovanni D'Ercole, che pur avendo dichiarato di non volersi candidare a sindaco, soprattutto in chiave Fratelli d'Italia, considerando il recentissimo ritorno, resta sul tavolo.
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