Ariano Irpino: «Gerardina, così il veleno la ha uccisa»

ll primo referto medico parlava di danni al fegato causati da un agente esterno

Gerardina Corsano
Gerardina Corsano
di Alessandra Montalbetti
Mercoledì 22 Novembre 2023, 08:38
4 Minuti di Lettura

Comprendere cosa è successo a Gerardina Corsano, cosa ha determinato il decesso della donna di Ariano Irpino. Gli accertamenti proseguono alacremente e entro venerdì potrebbe essere depositata una prima relazione medico legale per far luce sulle cause che hanno determinato la morte della 46enne di Ariano Irpino, coniugata con l'imprenditore agricolo Angelo Meninno. Relazione che potrebbe fornire i primi elementi riscontrati nell'accertamento irripetibile eseguito dalla dottoressa Carmen Sementa sulla salma della 46enne di Ariano Irpino deceduta il 31 ottobre nel reparto di rianimazione dell'ospedale Frangipane, nonostante la corsa disperata effettuata dai medici in servizio per tentare di strapparla alla morte.

Rapporto che potrebbe consentire agli inquirenti di procedere speditamente nell'attività investigativa e far luce su eventuali responsabilità nel decesso di Gerardina Corsano.

Dunque sono in corso altri esami specifici da parte della Procura beneventana.

Accertamenti che al momento sono secretati ma potrebbero fornire indicazioni precise sulle cause della morte della donna. «Siamo in attesa di avere delle indicazioni, di ricevere i risultati di esami specifici in corso ha dichiarato l'avvocato Gerardo Giorgione, difensore dei familiari della donna deceduta - speriamo che da queste indagini si possa pervenire ad un chiarimento sulle cause del decesso di Gerardina che stava bene in salute e non aveva problemi di alcun genere».

Video

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti anche quella della coagulazione intravasale disseminata (Cid), una sindrome che provoca la formazione di trombi favoriti dalla eccessiva coagulazione del sangue. Secondo le indiscrezioni trapelate dagli ambienti ospedalieri Gerardina Corsano potrebbe essere deceduta a causa di questa problematica. Ma resta da comprendere cosa l'abbia scatenata. A causare questa sindrome, che altera i valori del fegato, potrebbero essere stati molteplici fattori: in primis una complicanza infiammatoria sistemica o un'infezione causata da agenti esterni che avrebbero potuto danneggiare il fegato così come emerso dal primo referto medico rilasciato dopo il primo accesso al pronto soccorso della donna. Ma solo l'esito dell'esame autoptico sarà in grado di fornire le risposte alle mille domande che i familiari di Gerardina si pongono in questi giorni di dolore.

Intanto il pubblico ministero Amalia Capitanio titolare dell'inchiesta al fine di far chiarezza sulla morte della giovane, ha disposto il sequestro dei cellulari di cinque familiari del marito di Gerardina, Angelo Meninno. Tra trenta giorni il consulente tecnico nominato dalla procura di Benevento depositerà la sua relazione sulle copie forensi dei cellulari sequestrati. Dunque sono al vaglio anche le conversazioni intercorse tra Meninno e i suoi più stretti familiari nei giorni successivi alla tragedia. Al momento i titolari della pizzeria Oasi di Ariano Irpino, Pina Scaperrotta e Luigi Tranuccio restano tutt'ora indagati con le accuse di omicidio colposo (difesi dall'avvocato Guerino Gazzella), nonostante la storica attività è stata dissequestrata dagli inquirenti ed è stata riaperta al pubblico dopo che è stata esclusa l'ipotesi di intossicazione da botulino. Resta indagato anche il medico dell'ospedale in servizio presso l'ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino. Il dottore Gaetano Lisella, finito nel registro degli indagati con le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose in ambito sanitario (difeso dall'avvocato Giuseppe Romano) il 29 ottobre scorso visitò i due coniugi. Il medico Lisella, ha precisato più volte di aver seguito tutti i protocolli previsti in questi casi e di aver sottoposto la donna a delle analisi accurate, anche una tac, che avevano dato esito negativo.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA