Prata Principato Ultra, giallo Manzo, parla il figlio della supertestimone

Prata Principato Ultra, giallo Manzo, parla il figlio della supertestimone
di Alessandra Montalbetti
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 10:13
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Caso Manzo, nuovi interrogatori in caserma. Ieri mattina per oltre un'ora è stato ascoltato uno dei figli della supertestimone del giallo di Prata Principato Ultra, Nunziatina Aitoro. La donna, nell'aprile 2023 quando venne ascoltata dai carabinieri riferì dettagli importanti. In particolare raccontò di aver sentito, la sera dell'8 gennaio 2021, intorno alle 22, delle urla dell'indagata Loredana Scannelli «cosa avete combinato a Mimì».

Inoltre riferì ai militari di aver sentito delle urla dopo essere rientrata in casa, aggiungendo alcune precisazioni. «Non ho visto in volto la donna, ma sono quasi sicura di aver riconosciuto la voce della ragazza che tra l'altro abita nel mio stesso stabile.

Urla che provenivano dall'incrocio dove poco prima avevo visto Mimì camminare a piedi» facendo riferimento a Loredana Scannelli.

La testimone, attribuì all'indagata Loredana Scannelli (accusata di sequestro di persona, favoreggiamento e false dichiarazioni e difesa dall'avvocato Rolando Iorio) alcune affermazioni significative, in particolare affermò di aver ascoltato una discussione animata tra Alfonso Russo (indagato con le accuse di favoreggiamento e false dichiarazioni, difeso dall' avvocato Palmira Nigro) e Loredana avvenuta nel giugno del 2021, durante la quale la ragazza avrebbe proferito la frase: «Hai capito che rischio 30anni di carcere?».

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Discussione avvenuta nei pressi delle palazzine popolari di Prata Principato Ultra e nel corso della quale Alfonso la invitava ad abbassare i toni della voce per evitare che qualcuno ascoltasse i loro discorsi. Il figlio, ascoltato ieri in caserma, ha confermato la versione fornita dalla madre, senza poter aggiungere altri dettagli in quanto vive in un comune limitrofo. Stamattina verrà ascoltato invece il secondogenito della donna e il figlio dello scomparso, Francesco Manzo (indagato in un procedimento connesso per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti). A distanza di tre anni dalla sparizione di Mimì, le indagini proseguono alla luce anche del rinvenimento di una traccia ematica sul gancio di chiusura del portabagagli della T-Roc, noleggiata da Romina Manzo - figlia dello scomparso, indagata per sequestro di persona e difesa dall'avvocato Federica Renna - per organizzare la festa di compleanno. Ma quella sera, l'8 gennaio, dopo un litigio furibondo di Mimì si persero le tracce. La quarta indagata è la madre di Loredana, Pasqualina Lepore (accusata solo di favoreggiamento) e difesa dall'avvocato Rolando Iorio.
 

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