Incendio a Pianodardine, l'Arpac: «Al momento nessuna criticità»

Completamente distrutti 5 capannoni della Meridionali Resine

Incendio a Pianodardine
Incendio a Pianodardine
Giovedì 19 Ottobre 2023, 14:42
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I dati non hanno evidenziato criticità ambientali riconducibili all'incendio. Lo comunica l'Arpac che con i suoi tecnici è intervenuta la notte scorsa nell'area industriale di Avellino dove è andato a fuoco un capannone della Me.Res (Meridionali Resine), azienda che produce e trasforma poliuretano espansi flessibili destinati ai settori dell'automotive e dell'arredamento.

Il monitoraggio della qualità dell'aria affidati al laboratorio mobile e alla stazione fissa dell'Agenzia continuerà a tenere la zona sotto osservazione nelle prossime 24-36 ore. L'incendio, che ha completamente distrutto uno dei cinque capannoni della storica azienda insediatasi nel 1971 nell'area di Pianodardine, al confine tra i comuni di Avellino, Montefredane e Arcella, è stato domato soltanto nella prima mattinata dalle squadre dei Vigili del Fuoco di Avellino, con il supporto di quelle giunte da Mercato San Severino e Nocera Inferiore, in provincia di Salerno.

Non ci sono state persone coinvolte. Sulle cause che hanno dato origine all'incendio indagano gli investigatori della Squadra Mobile di Avellino. Il capannone andato a fuoco era di recente costruzione e vi lavoravano 50 dipendenti. L'azienda ha già annunciato la ricostruzione ex novo dell'opificio mentre i lavoratori saranno assorbiti in parte nelle produzioni degli altri quattro capannoni dell'azienda e in parte sostenuti dagli ammortizzatori sociali.

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Il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, nel cui territorio si trova la Me.Res, è stato presente sin dalla notte scorsa alle operazioni di spegnimento. La ravvicinatissima promiscuità tra aziende, molte delle quali lavorano prodotti potenzialmente infiammabili e inquinanti, e le abitazioni residenziali, continua a costituire un elemento di preoccupazione per una zona, la Valle del Sabato, pressatta dall'inquinamento ambientale.

«Non possiamo diventare la nuova Terra dei Fuoghi -sottolinea Aquino- dobbiamo ripensare ad una nuova pianificazione anche pensando alla delocalizzazione dei residenti. Per farlo abbiamo però bisogno di risorse che non abbiamo: dalle istituzioni -conclude il sindaco- ci aspettiamo adesso risposte serie e concrete per garantire la sicurezza dei cittadini». L'incendio alla Me.Res. fa seguito a quello, ancor più disastroso, che anni fa interessò, nella stessa area, lo Stir per la tritovagliatura dei rifiuti. Nel 2019 un altro incendio distrusse la Ics, azienda vicina alla Me.Res, che produce rivestimenti in plastica per batterie.

Due anni fa, a un chilometro di distanza dall'incendio della notte scorsa, decine di tir della Baco.Trans, un'azienda di traporti e logistica, vennero distrutti dalle fiamme.

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