Intesa antismog, blocco invernale
ad Avellino per le auto più vecchie

Intesa antismog, blocco invernale ad Avellino per le auto più vecchie
di Flavio Coppola
Sabato 8 Giugno 2019, 08:31 - Ultimo agg. 11:38
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Avellino e i Comuni dell'hinterland firmano un serratissimo Patto antismog. Il protocollo di intesa firmato ieri in Prefettura entra da subito in vigore nel capoluogo, ad Atripalda, Mercogliano, Monteforte, Montefredane, Manocalzati, Aiello, Capriglia, Contrada, Grottolella, Ospedaletto e Summonte.

Con una durata di tre anni, regolamenta tutte le fonti di emissione che concorrono alla produzione del Pm10 e si contraddistingue per una durissima stretta sul traffico veicolare. I sacrifici maggiori vengono richiesti ad Avellino, unico Comune di fascia A, ad alta densità urbana. Soltanto al trentacinquesimo sforamento dei valori massimi di polveri sottili consentiti in un anno, i paesi di fascia B, ovvero Atripalda, Monteforte e Mercogliano, dovranno adeguarsi e stoppare auto e moto. Ad Avellino, dal primo novembre al 15 aprile, è istituito il divieto di circolazione per i veicoli diesel euro 0, 1, 2 e 3 e benzina euro 0, 1 e 2, dalle 8 alle 20, nel centro urbano. A prescindere dagli sforamenti. Anche i motocicli euro 0 rispetteranno lo stesso copione.
 
Ma il protocollo si inasprirà progressivamente. Al quinto sforamento, parte il divieto di circolazione di tutti i veicoli con motore a combustione per 6 domeniche consecutive successive. A seguito di 15, invece, il divieto di circolazione viene esteso, per almeno 60 giorni, nei feriali, dalle 9 alle 19, anche agli altri mezzi, comprese auto euro 6 e moto euro 4, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 con targhe alterne. Di domenica, poi, la circolazione è inibita a tutti i mezzi con motore a combustione dalle 8 alle 20. In linea con la condotta che il capoluogo sta già osservando, se nei 30 giorni successivi all'adozione del provvedimento non si verificano sforamenti, o nei due mesi successivi non se ne verificano più di 5, verrà sospeso e rientrerà in vigore il precedente divieto, ovvero quello che va dal primo novembre al 15 aprile. Altrimenti, la restrizione sarà prolungata per altri 60 giorni. Solo al trentacinquesimo sforamento, le restrizioni verranno estese ai comuni di fascia B. Il divieto di circolazione dei veicoli diesel euro 0, 1, 2 e 3, benzina euro 0, 1 e 2, ed ai ciclomotori euro 0 e 1, sarà decretato fino alla fine dell'anno solare, nei feriali. Per gli altri mezzi a motore, ecco le targhe alterne, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19. Nelle domeniche, stop a tutti i veicoli a combustione dalle 8 alle 20.

Come detto, il nuovo protocollo di intesa, che aggiorna quello sottoscritto a gennaio 2018 dall'amministrazione Foti, si occupa di tutte le fonti di emissione. Quanto ai riscaldamenti, di norma, l'attivazione giornaliera degli impianti viene ridotta di 2 ore e non potrà superare le 10 complessive, tranne che negli ospedali, nelle case di cura, nelle scuole, e nelle attività industriali o artigianali. Il limite della temperatura è fissato a 19 gradi, con 2 gradi di tolleranza per abitazioni ed esercizi commerciali. I camini aperti sono vietati, a meno che non siano l'unica fonte di riscaldamento, mentre per stufe e camini chiusi la regola vale se il rendimento è inferiore al 63 per cento. Al trentacinquesimo sforamento di Pm10, ovviamente, la stretta di fa più pesante anche qui: la riduzione della durata giornaliera di 4 ore e non si potranno superare le 8 complessive. Per finire, gli abbruciamenti. Sono vietati tutto l'anno, ad Avellino, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 16. Stessi orari, ma divieto dal mercoledì al sabato, per Atripalda, Mercogliano, Montefredane, Manocalzati, Aiello del Sabato e Summonte, e dal martedì al sabato a Monteforte, Capriglia, Contrada, Grottolella e Ospedaletto. In tutti i comuni, la raccolta delle nocciole con mezzi meccanici deve essere effettuata esclusivamente con macchine munite di cicloni abbattitrici di polveri. Tutti i veicoli a combustione, tutto l'anno, non possono tenere il motore acceso in sosta.

Infine, viene istituito l'obbligo di chiusura delle porte degli esercizi pubblici durante il periodo in cui è attivo il riscaldamento. Per il commissario di Piazza del Popolo, che ha affrontato la questione con grande energia, si firma «un protocollo condiviso da tutti i comuni». «Sottolineo che viene istituito un tavolo permanente che si aggiornerà ogni tre mesi e che ci sono una serie di impegni per il medio e lungo periodo. Siamo in linea con il documento del ministro dell'Ambiente, la prossima amministrazione lo attui e lo rispetti». Anche il prefetto, Maria Tirone, evidenzia la portata dell'iniziativa: «È un esempio di leale collaborazione istituzionale. Se verrà rispettato, i blocchi del traffico potranno essere ridotti».
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