L'appello del vescovo: l'acqua
dell'Irpinia sia patrimonio Unesco

L'appello del vescovo: l'acqua dell'Irpinia sia patrimonio Unesco
di Alessandro Calabrese
Martedì 22 Gennaio 2019, 10:51 - Ultimo agg. 10:54
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Il vescovo di Avellino, Arturo Aiello, è pronto a presentare all'Unesco un'istanza per far inserire le sorgenti irpine nel selezionatissimo elenco dei beni patrimonio dell'umanità. La domanda è praticamente pronta ma si sta valutando di allargare il numero dei proponenti, con l'ingresso di enti, istituzioni, altre comunità religiose e associazioni. Quella che è già molto più di una semplice idea è stata annunciata dal vice direttore della Caritas diocesana, Don Vitaliano Della Sala, al tavolo sul risanamento dell'Alto Calore svolto ieri a Palazzo Caracciolo. «Insieme al vescovo spiega il parroco di Mercogliano - stiamo cercando di proporre l'Irpinia come Santuario laico dell'Acqua. Ci siamo attivati da qualche tempo e preso informazioni per la procedura da realizzare. Tutto è partito dalla lettura deIl'enciclica di Papa Francesco, Laudato Si, che affronta il tema della tutela del creato e dedica alcuni paragrafi all'acqua pubblica. Tra i vari passaggi ce n'è uno che pare fatto proprio al caso nostro: l'accesso all'acqua potabile e sicura c'è scritto - è un diritto essenziale perché determina la sopravvivenza delle persone».

 
 
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