Prima aggiorna Instagram poi la discussione fatale e l'omicidio-suicidio

La giornata di Alessandra Mazza prima di essere uccisa dal papà

La tragedia di Bosco dei Preti
La tragedia di Bosco dei Preti
di Selene Fioretti
Giovedì 15 Febbraio 2024, 00:05 - Ultimo agg. 10:14
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Come ogni giorno, anche ieri Alessandra aveva iniziato la sua giornata coccolando la sua asinella. E su Instagram aveva postato una storia mentre le dava da mangiare. Da qualche anno aveva scelto di accudire l’animale, un’asinella come detto, con la quale aveva un rapporto speciale.

Era solare e amava la vita, Alessandra era molto conosciuta in città. Frequentava i locali della movida: non era difficile incontrarla al bar Tony, sul corso Vittorio Emanuele, al Tilt (quando il locale era in largo Santo Spirito) o al centro storico. Fan di Enzo Avitabile, non perdeva un’occasione per assistere ai concerti dell’artista partenopeo. L’ultima volta ad aprile dell’anno scorso, in piazza ad Atripalda. E proprio nella città del Sabato, Alessandra lavorava come parrucchiera. Anche qui aveva stretto amicizie e allo stesso modo di Avellino era conosciuta e voluta bene da parecchie persone. «Un sorriso e una battuta non mancavano mai quando ci incontravamo», lo ripetono come fosse un mantra tutti i suoi amici.

Altri dettagli emergono dalla voce di un conoscente del padre di Alessandra, il 63enne Costantino Mazza. «Ci sentivamo al telefono ogni mattina - sussurra - avevo capito che la situazione in casa fosse diventata molto tesa». Aggiunge infatti: «Mi parlava della sua esasperazione, dei frequenti litigi con la figlia e temeva che prima o poi la situazione sarebbe potuta degenerare. Mai però mai avrei immaginato qualcosa di simile. Era una bravissima persona». L’arma che ha tolto la vita a padre e figlia era regolarmente detenuta. «Non sarebbe potuto essere diversamente - sottolinea l’uomo - era molto preciso, ogni virgola doveva essere al suo posto». Altri conoscenti, accorsi sul luogo della tragedia, aggiungono particolari sui momenti immediatamente successivi al fatto.

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«Abbiamo saputo - spiega una signora - che la moglie non era insieme a loro, ma si trovava in un’altra parte dell’abitazione. Subito dopo ha trovato i due in una pozza di sangue». La donna, in evidente stato di shock, non ha potuto fare altro che urlare di dolore. «Ieri sono arrivato a casa loro alle 15 - racconta invece un parente - ero venuto a trovare Costantino perché aveva avuto dei problemi di salute, si era sottoposto a un’operazione. Al mio arrivo ho visto l’ambulanza. Ho chiesto a qualcuno di aprire, per entrare, ma mi hanno risposto che non si poteva». Ora non riesce a farsene una ragione: «Nonostante la parentela stretta io non sapevo delle patologie di Alessandra, perché quando ci vedevamo stava bene, parlavamo tranquillamente, veniva anche a casa mia per fare i capelli a mia madre». Un’esasperazione, quella che incrinava i rapporti tra padre e figlia, di cui, da quanto emerge, non ne erano a conoscenza in tanti.​​​