Le folli scritte contro Festa: «Firmate per gambizzarlo»

Messaggi intimidatori sui muri dell'ufficio anagrafe

I rilievi presso l'Ufficio anagrafe del Comune
I rilievi presso l'Ufficio anagrafe del Comune
di Alessandro Calabrese
Giovedì 2 Marzo 2023, 09:30 - Ultimo agg. 09:38
4 Minuti di Lettura

"Raccolta firme per gambizzare Festa: Tutta Avellino" e "Festa Crepa". Due scritte intimidatorie contro il sindaco Gianluca Festa accompagnate da una sorta di svastica stilizzata, stesso pennarello nero ma utilizzato da mani diverse.

Sui messaggi minatori apparsi ieri sulla parete laterale esterna dell'edificio che ospita gli uffici dell'Anagrafe di Avellino sono in corso le indagini della Digos guidata da Vincenzo Sullo, oltre che degli agenti della Polizia Municipale capeggiati da Michele Arvonio. Ad accorgersi delle scritte un cittadino che ha subito segnalato il fatto alla Questura. Da qui una prima ricognizione effettuata nella tarda mattinata dai vigili urbani, che poi intorno alle 13.30 hanno avvisato il primo cittadino, al quale erano dirette le minacce.

La fascia tricolore non si è scomposta più di tanto ma utilizzando un profilo basso ha deciso di continuare a lavorare come se nulla fosse successo e, per il momento, non commentare l'episodio.

Mentre, consigliato dal suo avvocato di fiducia, il penalista Luigi Petrillo, ha presentato regolare denuncia contro ignoti. Intanto, ha incassato la solidarietà dei capigruppo di maggioranza e dei consiglieri del gruppo misto, Cosmo e Gaeta, e la vicinanza della Prefettura, informata di quanto successo e che ora sta seguendo l'evolversi della vicenda attraverso le forze dell'ordine, avendo anche relazionato al team del ministero dell'Interno che si occupa delle minacce agli amministratori pubblici.

Video

Festa, dunque, è rimasto nel suo ufficio fino a sera, impegnato in alcune riunioni sui progetti che l'amministrazione sta portando avanti. È quanto trapela da Palazzo di Città rispetto alla giornata movimentata. Nel frattempo, sempre nel pomeriggio di ieri Digos e agenti della Scientifica hanno svolto un ulteriore sopralluogo, effettuando i rilievi del caso e scattando alcune foto. Si cerca di capire l'entità del gesto: una bravata o una chiara intimidazione? Dalle indagini in corso si potrà avere un quadro più preciso e una valutazione realistica del gesto. Al momento ciò che è evidente è che chiunque abbia tracciato quelle scritte ha approfittato della notte, in quanto durante la mattina davanti all'Ufficio e nei pressi del corpo principale del Comune che dista pochi metri c'è un continuo viavai di persone. Sarebbe stato praticamente impossibile lasciare quei messaggi in pieno giorno senza essere visti da nessuno. Le scritte, molto diverse tra loro nel tratto, nella forma e nella costruzione della frase, utilizzano due parole che non si vedevano da tempo sui muri: "gambizzare" e "crepa". Parole che riportano ad un certo clima di tensione di anni passati, legate ad una matrice anarco-insurrezionalista.

Gli stessi uomini della Digos hanno anche sentito il sindaco per chiedergli se avesse dei sospetti. Naturalmente il contenuto del colloquio è agli atti della polizia. Ma appare del tutto evidente che in questa fase si nota una certa inquietudine anche da un punto di vista dei contrasti politici. Inoltre, sono in corso delle operazioni che hanno visto il vertice del Comune assumere delle decisioni, per raggiungere gli obiettivi prefissati, anche impopolari. L'attività investigativa, comunque, non potrà avvalersi di immagini tratte dal sistema di videosorveglianza che nella zona è piuttosto carente.

L'unica telecamera posizionata nei paraggi, proprio sull'ingresso dell'Anagrafe, purtroppo non è attiva da tempo. E rispetto al lato dove compaiono le scritte, a pochi metri dalle scale che portano all'entrata del Comune, non ci sono impianti puntati neanche sulla faccia dell'edificio principale. Dunque, risalire all'autore o agli autori del gesto non sarà per nulla facile. In ogni caso la Digos non tralascerà nessuna pista, il caso ha tutta l'attenzione degli investigatori. Adesso l'attività è concentrata sull'esame complessivo del messaggio intimidatorio.
Gli agenti stanno elaborando un'informativa da inviare alla Procura che deciderà se aprire un fascicolo contro ignoti, delegando gli organi di polizia giudiziaria ad effettuare ulteriori verifiche e approfondimenti. Nelle prossime ore potrebbero esserci nuovi sviluppi. Intanto i cittadini avellinesi attendono di sapere. Alcuni, durante il sopralluogo della polizia, incuriositi, hanno osservato quanto stava accadendo. La notizia, d'altra parte, ha fatto immediatamente il giro della città. Del resto, erano anni che non si vedevano sui muri frasi minacciose nei confronti di amministratori comunali.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA