Lotta alla camorra, ad Avellino
i consiglieri si spaccano

Lotta alla camorra, ad Avellino i consiglieri si spaccano
di Flavio Coppola
Giovedì 10 Ottobre 2019, 11:48
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Maggioranza e opposizione non trovano l'intesa sulla commissione anticamorra. Nel giorno della visita in Procura del presidente della commissione nazionale Antimafia, Nicola Morra, il Consiglio comunale di Avellino non potrà approvare l'ordine del giorno aggiuntivo che avrebbe istituito un organismo atteso ed importante soprattutto per vigilare sugli appalti. La conferenza dei capigruppo svoltasi ieri, infatti, ha deciso di rinviare a lunedì prossimo, la definizione del tipo di commissione che l'aula sarà chiamata a ratificare. Ragioni formali, dunque, hanno determinato un poco incoraggiante nulla di fatto. Ne è seguito, al solito, lo scontro politico. L'opposizione, che aveva fatto quadrato al netto del distinguo di Luigi Urciuoli (M5S) - su una commissione di scopo, ha accusato la maggioranza di aver cincischiato, lanciando un segnale negativo alla città. I festiani, sostenuti sul punto dal presidente del Consiglio, Ugo Maggio, hanno rimpallato gli attacchi. Tre le opzioni possibili: una commissione permanente, l'ottava, che avrebbe richiesto una modifica del regolamento; una commissione speciale, che avrebbe però richiesto ameno 20 membri; una commissione di scopo, con 5 membri e nessun gettone di presenza. Proprio su questa ipotesi le minoranze erano pronte ad arrivare in Consiglio comunale. Ma i tre capigruppo di maggioranza (il gruppo «Vera» non si è presentato ndr) hanno sottolineato la necessità di prendere tempo.

 

«Non si tratta di un cattivo segnale dice Ugo Maggio - perché la materia è talmente importante che non si poteva operare una decisione lampo. Ogni consigliere comunale è una mente pensante ed ha la sua idea. Ci vogliono tempo e studio. La città assicura - deve però sapere che l'intero Consiglio ha come obiettivo la marginalizzazione della criminalità dagli atti amministrativi». Ma le minoranze non hanno fatto sconti, ribaltando il resoconto di Maggio. Luca Cipriano è netto: «Tutte le opposizioni hanno confermato la mozione già presentata in Consiglio. Ci siamo mostrati disponibili a sottoscrivere una delibera in aula che istituisse una commissione snella, con uno scopo e una durata temporale precisi. In particolare, lo scopo sarebbe stato la produzione di documenti che già esistono, dal codice etico al protocollo per la legalità, che vincoli l'amministrazione rispetto ai contraenti nelle gare pubbliche. Ci è sembrato lo strumento più concreto. Ma la maggioranza non era pronta e ha chiesto un rinvio a nome dei tre capigruppo presenti. A noi attacca - sembrava utile farlo domani, anche in occasione della visita del presidente della commissione Antimafia. A loro, evidentemente, no».
Dino Preziosi aveva individuato un preciso spazio normativo tra le competenze delle altre commissioni permanenti. La sua proposta prevede la costituzione di una commissione di scopo con un comitato etico: «Serve per creare un sistema rispetto al quale, quando i fanno i bandi, ognuno sa che deve sottoscriverlo. spiega - Se viene meno, c'è la risoluzione del contratto. Avremmo potuto inserirvi criteri per evitare lo spacchettamento delle grandi gare, le somme urgenze ed altre scorciatoie. Ma la maggioranza si è sottratta».
Tranchant il giudizio del consigliere pentastellato, Nando Picariello, per il quale «non è stato dato un bel segnale». Anche Francesco Iandolo, capogruppo di «AvellinoPiù», punta l'indice: «Va data una risposta in termini assolutamente rapidi. Noi eravamo disposti a discuterne addirittura nello scorso Consiglio». Accuse, queste, che la maggioranza rifiuta con forza. Antonio Cosmo, referente di «Ora Avelino», è deciso: «Dire che noi ci siamo sottratti equivale a riportare un'analisi assolutamente errata e tendenziosa. L'opposizione ha trovato una quadra solo parziale sulla propria proposta. Non era d'accordo sul numero dei componenti, né sugli altri aspetti. Come maggioranza, siamo per la legalità e pronti a fare tutto ciò che si può». Intanto, oggi, l'aula sarà chiamata ad approvare il Bilancio consolidato. Il via libera al documento che fotografa le partecipazioni dell'ente, a partire dalle 16,30, rappresenta un atto dovuto. Non sono escluse, però, mosse a sorpresa dall'opposizione. Soprattutto dal capogruppo di «La Svolta».
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