Mercogliano, il giallo della psichiatra morta
in piscina: si cercano psicofarmaci

Mercogliano, il giallo della psichiatra morta in piscina: si cercano psicofarmaci
di Katiuscia Guarino
Martedì 29 Giugno 2021, 08:26 - Ultimo agg. 23:14
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Un giallo in piena regola. Antonella Bruno, 61enne psichiatra e psicoterapeuta, è stata trovata morta nella piscina della sua abitazione di via Nazionale Torrette, a pochi passi dal viadotto che collega la Variante di Avellino. Quando il corpo è stato recuperato, la nota e stimata professionista indossava una vestaglia. Il ritrovamento ieri mattina, all'alba. La casa della 61enne si trova al pian terreno di un palazzo. E' stato un condomino a lanciare l'allarme, dopo aver notato il cadavere nell'acqua. I soccorritori una volta sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna che giaceva in fondo alla piscina. Il corpo si presentava gonfio di acqua. Questa circostanza porta a pensare che la morte sia avvenuta alcune ore prima del rinvenimento. Nell'abitazione della 61enne si è recato il sostituto Vincenzo Russo, che coordina le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura.

Sul posto anche gli agenti della Sezione Volanti per il primo intervento.

Ai vigili del fuoco del comando provinciale di via Zigarelli è toccato il difficile compito del recupero del cadavere. E' stato eseguito l'esame esterno da parte del medico legale, Carmen Sementa. La Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal procuratore Domenico Airoma, ha dunque aperto un'inchiesta per fare luce sul decesso. Tra oggi e domani sarà conferito l'incarico al medico legale per eseguire l'autopsia. Solo l'esame necroscopico potrà chiarire le cause che hanno determinato la morte della nota psichiatra. La prima ipotesi è quella del decesso per annegamento. Ma non vengono scartate altre piste. Si pensa alla caduta accidentale. La 61enne potrebbe essere finita in acqua a seguito di un malore. Al vaglio degli inquirenti, inoltre, l'ipotesi del suicidio della donna, che in passato pare abbia avuto problemi di depressione. Sul corpo non sono stati riscontrati segni di violenza, ma anche su questo aspetto si attende l'esito dell'autopsia per eventuali conferme. Si indaga a trecentosessanta gradi.

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Gli investigatori stanno cercando di capire se la professionista abbia assunto medicinali. Farmaci che abbiano potuto determinare un collasso. Un altro interrogativo riguarda le ultime ore di vita di Antonella Bruno. Ha trascorso da sola la giornata di domenica? C'era stato qualcuno con lei fino a quel momento? A queste domande gli investigatori stanno cercando di dare risposte rapide. Sono i condomini del palazzo in cui viveva la donna ad essere sentiti in queste ore. E proprio i condomini sono coloro che hanno visto il corpo galleggiare in acqua dando l'allarme. Lavorano senza soste a ogni dettaglio sotto la guida della Procura del capoluogo. Si stanno assumendo informazioni anche tra le persone che abitano in zona per verificare ogni aspetto della vicenda. Nell'abitazione sono intervenuti gli agenti della Scientifica che hanno eseguito tutti i rilievi necessari e raccolto elementi utili alle indagini. La salma della donna è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale Moscati in attesa che venga effettuata l'autopsia. E' stato uno choc per i vicini di casa e gli abitanti della zona. In poco tempo la notizia si è diffusa in Irpinia. La 61enne viveva da sola e non aveva figli. La casa della donna si trova al pian terreno del palazzo. Antonella Bruno era una nota professionista molto stimata e conosciuta in città e in provincia. È stato uno choc per i vicini di casa e gli abitanti della zona. La donna era particolarmente apprezzata come psichiatra e psicoterapeuta per la sua straordinaria sensibilità. Diversi e importanti gli incarichi ricoperti nel corso della sua lunga e importante carriera.

Era specialista in Psichiatria, Psicoterapia dell'Adulto e dell'Adolescente. Era psicoterapeuta delle donne vittime di violenza di genere. Lavorava al Dipartimento Materno Infantile al Consultorio al Samantha della Porta di Avellino. Dal 1991 al gennaio del 2006 aveva ricoperto il ruolo di dirigente medico di I livello presso il Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl di Avellino. Notevole il suo impegno nel mondo del sociale per aiutare le persone in difficoltà. Si dedicava al prossimo con straordinaria dedizione. La sua morte sconvolge davvero molti. 

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