Avellino, mobilità insostenibile:
metro e piste ciclabili, urge l'ultimo miglio

Avellino, mobilità insostenibile: metro e piste ciclabili, urge l'ultimo miglio
di Flavio Coppola
Lunedì 28 Giugno 2021, 08:35 - Ultimo agg. 22:03
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Opere finanziate per 30 milioni di euro e Avellino non ha percorso un solo chilometro all'insegna della mobilità sostenibile. Dalla metropolitana leggera al palo da 25 anni alle piste ciclabili realizzate o sospese, il trasporto «green» in città non è mai arrivato.

Le incompiute della mobilità descrivono una condizione di colpevole e costoso immobilismo. Assolutamente da sbloccare. Cambiano le amministrazioni ma, da 20 anni, manca l'ultimo miglio. La Metropolitana leggera è il paradigma di uno stallo anche e soprattutto politico. Il sistema di trasporto a basso impatto che avrebbe dovuto collegare la città da Valle a Borgo Ferrovia, con 36 fermate, è fermo al 90-95 per cento dei lavori da 8 anni. Il cantiere, partito nel 2000, è costato finora 24 milioni di euro. Gli 11 bus da 600.000 euro l'uno, già acquistati dal Comune di Avellino, restano a logorarsi in officina. L'ente, però, ci paga l'assicurazione e i costi di ricovero. La città, intanto, è stata sfregiata. L' infrastruttura dovrebbe camminare lungo 400 piloni impiantati sui marciapiede e, in alcuni casi, a ridosso delle abitazioni private o dei negozi. Un altro pozzo mangiasoldi. Secondo le ultime indicazioni del settore Lavori pubblici, infatti, manca un'ultima perizia di assestamento, con lavori per un altro milione di euro. E intanto, l'amministrazione Festa ha approvato in giunta uno studio di fattibilità per estendere l'opera, e i pali, ad Atripalda e Mercogliano. Ha chiesto altri 4 milioni di euro, nonostante l'altolà dei due sindaci dei Comuni dell'Hinterland. Sembra un modo per buttare la palla in tribuna. Un fatto incredibile, se si pensa che il Comune non è in grado di mettere l'opera in esercizio. Troppo elevati i costi stimati per il personale e la gestione. L'anno scorso, è stato quindi firmato un protocollo d'intesa con l'azienda regionale Air. Ma non potrà occuparsene prima che si concluda la gara pubblica per l'affidamento del trasporto pubblico in Irpinia e Sannio.

L'opera, ci si chiede, avrebbe una sua utenza? I veicoli, secondo le previsioni del tempo, avrebbero dovuto trasportare 70 persone, oltre 700 nelle ore di punta, con tanto di pianali ribassati per l'accesso ai disabili. Ogni mezzo sarebbe stato in grado di muoversi come un filobus e come un bus elettrico, grazie a particolari batterie. Intanto, il delegato per i Trasporti della Regione Campania, Luca Cascone ha già detto a Il Mattino che, per ora, non sono possibili risorse aggiuntive. Un disastro annunciato, insomma, che va assolutamente sbloccato. La Guardia di Finanza e la Corte dei Conti, del resto, indagano da almeno 12 mesi sulla mancata messa in funzione dell'opera. Faldoni e faldoni sono stati sequestrati in Comune. Il monito sulla restituzione dei finanziamenti è già partito ufficialmente. L'amministrazione Festa si era impegnata a metterla in esercizio nel 2021, ma è un altro annuncio a vuoto. 

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Il trasporto pubblico nella sesta città più inquinata d'Italia per smog resta quindi legato indissolubilmente alla gomma. E le piste ciclabili? Anche qui, il futuro è tutto da costruire. Pedalata dopo pedalata. L' amministrazione Festa ha lasciato nel degrado l'unico percorso ciclopedonale esistente, quello di via Palatucci. Ed ha sprecato l'opportunità dei fondi già esistenti per la pista ciclabile di viale Italia. Il cantiere, ormai tristemente noto, ha sfregiato i marciapiedi in porfido del viale alberato ed è stato sospeso per volontà del sindaco. È transennato da 4 mesi e l'amministrazione è rimasta col cerino in mano. Festa ha invece promosso il sistema di Bike Sharing, installando due ciclostazioni, rispettivamente, a via De Concilis e viale Italia. Era il 2020. A gennaio scorso è stato approvato pure il regolamento. Ad oggi, l'ente non ha ancora affidato il servizio.
Qualcosa, finalmente, si muove invece sulla ciclovia del Fenestrelle.

Un progetto che risale agli anni scorsi e vale almeno 4 milioni. Questa mattina, dopo l'iniziativa del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il tavolo tra in Comune con i sindaci di Atripalda, Monteforte e Mercogliano per il progetto interregionale. «Si stanno riprendendo tutti i lavori svolti precedentemente e c'è una bozza di protocollo tra i 4 comuni - spiega l'assessore all'Urbanistica, Emma Buondonno - La ciclovia è uno degli elementi su cui costruire l'intesa. Partiremo dalla perimetrazione esatta del parco in tutti i Piani urbanistici». Qui l'impegno si vede. Ma i verbi sono tutti coniugati al futuro.

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