Minacce alla vittima d'usura,
il Gip interroga gli accusati

Minacce alla vittima d'usura, il Gip interroga gli accusati
di Alessandra Montalbetti
Domenica 24 Luglio 2022, 11:36 - Ultimo agg. 11:37
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Minacce al testimone che doveva essere ascoltato nel processo Clan Partenio 2.0: martedì i due sottoposti alle misure cautelari emesse dalla direzione distrettuale antimafia, compariranno davanti al gip di Napoli. I due Renato Freda (agli arresti domiciliari) e Massimo Evangelista (misura cautelare in carcere), dovranno affrontare l'interrogatorio di garanzia dopo le denunce presentate da Alfonso Gnerre, vittima di usura.

Il giovane di Santa Paolina, nel luglio del 2021, aveva fatto perdere le sue tracce dandosi alla fuga per essere finito in un giro di usura. Gnerre dopo mesi di estenuanti ricerche da parte dei carabinieri e dei vigili del fuoco - nel settembre 2021 contattò la sua famiglia, raccontando il suo dramma personale. Gli inquirenti riuscirono a contattarlo e a convincerlo a farsi raccontare tutto.

Gnerre raccontò di aver subito delle minacce. Ricostruì due episodi, uno avvenuto nei pressi di un negozio di mangime di Prata Principato Ultra e un altro avvenuto nel distributore di benzina ubicato lungo la variante 7 bis. Per l'episodio avvenuto nel negozio di mangime punta il dito contro l'imputato nel processo Clan Partenio, Renato Freda, difeso dall'avvocato Patrizio Dello Russo. Mentre per l'altro episodio avvenuto nel distributore di benzina racconta che le minacce nei suoi confronti furono compiute da tre persone, ma riconosce solo Massimo Evangelista, tradotto in carcere e difeso dall'avvocato Gaetano Aufiero. Non ancora identificate le altre due persone che erano in compagnia di Evangelista. In tutti e due casi Gnerre racconta agli inquirenti che gli i due indagati sottoposti alle misure emesse dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli - accusati di intralcio alla giustizia aggravato dal metodo mafioso gli dissero di stare attento a ciò che avrebbe detto in aula, come parte offesa. Questa la minaccia presso il distributore di benzina: «Sei Gnerre, quello che tiene il debito con Carletto. Vedi quello che dici quando vai a testimoniare». Parole che fecero piombare il giovane nel panico, tanto che il 31enne decise di allontanarsi dall'Irpinia. Ma una volta contattato dagli inquirenti ha denunciato gli episodi.

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