De Mita, congedo da sindaco:
«Ma sarò presente nel dibattito»

De Mita, congedo da sindaco: «Ma sarò presente nel dibattito»
di Giulio D'Andrea
Venerdì 24 Agosto 2018, 11:01
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Il rammarico dettagliato per ciò che non è stato possibile fare. E la volontà di non partecipare alle future elezioni amministrative di Nusco. Tra un anno il voto.

«Credo che anziché far crescere il processo dell'aggregazione per costruire la comunità, io abbia l'impressione di una frammentazione ulteriore. Eppure nei tre anni passati credo di averle tentate tutte», esordisce da sindaco quasi a fine mandato Ciriaco De Mita, alla cerimonia pubblica di apertura dei festeggiamenti della Beata Vergine del Monte Carmelo. Allo stesso tempo non sembra un'uscita definitiva dal dibattito politico per l'ex premier. Rispetto all'attività amministrativa afferma: «Non c'è più questa tensione o questo desiderio». Però aggiunge: «Da adesso a quando scadrà il mandato io mi sono proposto di costruire occasioni di dibattiti pubblici, discutendo. Vedremo le motivazioni, le nuove iniziative, le intelligenze appannate che non si esprimono ma sono utilizzate soltanto per alimentare cattiveria e mancanza di carità. Mi auguro che questa iniziativa ci aiuti tutti», dice ai concittadini.
 
Il desiderio è un processo di idee in cui le persone mettano in luce le criticità ma soprattutto la possibile cura. «Non vorrei vi meravigliaste - aveva sussurrato all'inizio del discorso - Io non ho mai immaginato l'iniziativa politica come un potere di persona, ma l'ho immaginata come occasione di riflessione, di approfondimento e discussione sulle cose che si potevano fare e che a volte non sono state fatte».

Poi, un passaggio personale: «In questi giorni, in cui camminare è diventato a volte un po' difficile, ho pensato parecchio su questa vicenda». A seguire: «Debbo dire che quando un obiettivo non si raggiunge, e quello che avevo in testa non è stato raggiunto, cioè la comunità dei cittadini, probabilmente e anche senza probabilmente la colpa e la difficoltà ricade anche su chi sta parlando».

«E questo - prosegue De Mita - ha fatto nascere e crescere non una posizione di distacco ma di nullità nel dover agire. C'è qualcosa che manca a Nusco, anche se almeno all'apparenza ha la dignità di centro storico».

L'ex presidente del Consiglio, che parla esclusivamente del suo paese e della sua attività, auspica una «comunità viva con più solidarietà e meno cattiveria». In cui non deve mai prevalere la malinconia e l'assenza di speranza. E rimarca: «Colpa mia e colpa della difficoltà di camminare e di uscire da due anni, non posso ipotizzare un'attività di presenza fisica. Penso di costruire occasioni di confronto, di modo che ognuno possa evidenziare i problemi e indicare le soluzioni. Non esistono però problemi irrisolvibili e non tutti i problemi sono immediatamente risolvibili. È come la vicenda umana di ognuno di noi».

Un ulteriore passaggio a lui caro, ascoltato più volte in questi anni anche con riferimento ai sindaci e ai vari territori. «Non credo di sbagliare se dico che una comunità risulta viva se tutte le persone dialogando sviluppando soluzioni. Manca adesso un ultimo tratto di legislatura a Nusco - riprende - Mi auguro che per gli impegni dati e viste le condizioni di cui siamo protagonisti dovremmo completare l'apparenza della comunità. Anche se più cresce la comunità più ho la sensazione della solitudine. Io confesso di avere questa convinzione da un po' di tempo». La delusione: «Al prescindere dalle singole delibere del consiglio comunale, non c'è stata una iniziativa che ha trovato in tutto il consiglio, e non faccio alcuna distinzione tra maggioranza e minoranza, la preoccupazione di affrontare la questione per una organizzazione di vita diversa del nostro Comune».
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