Ora IrpiniAmbiente bussa a denari: stangata Tari in arrivo

La comunicazione: per il 2023 il servizio costerà di più

La protesta dei lavoratori di IrpiniAmbiente
La protesta dei lavoratori di IrpiniAmbiente
di Alessandro Calabrese
Sabato 4 Marzo 2023, 09:19
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Nuova stangata in vista sulla Tari per i cittadini di Avellino. Pochi giorni fa IrpiniAmbiente spa ha comunicato all'amministrazione comunale il dettaglio dei costi rivalutati relativi al canone del contratto per il 2023.
Si passa dai quasi 11 milioni e 102mila euro del 2022, ai circa 12 milioni e 197mila euro per l'anno in corso. Una somma alla quale vanno aggiunti il fitto del centro di raccolta, che supera i 273mila euro (248mila più Iva) e i costi di smaltimento dell'indifferenziato, anche questi lievitati da meno di un milione e mezzo di euro a quasi un milione e 800mila euro. Complessivamente, dunque, una maggiorazione dell'importo da sborsare che supera il milione e 400mila euro.

Ciò significa un ulteriore incremento della tariffa sui rifiuti per i contribuenti, visto che l'intera spesa relativa allo spazzamento, alla raccolta e al trattamento va ripartita completamente sugli utenti. Non resta da verificare questa volta su chi inciderà di più, se su una categoria di attività commerciali o su quanti, per qualche motivo, usufruiscono di un servizio che può essere considerato mediamente più dispendioso.

L'aumento praticato dalla partecipata di via Cannaviello è legato al consuntivo dello scorso anno e agli scostamenti registrati tra i costi previsti e quelli realmente sostenuti. Naturalmente, essendoci un contratto aperto tra le parti, dovrebbe esserci un minimo di trattativa ma i margini per cercare di risparmiare qualcosa sono davvero molto esigui.

Dunque, nessun dubbio sul fatto che, come altri tipi di utenze legati all'energia o all'acqua, anche il servizio riguardante i rifiuti nelle prossime bollette agli avellinesi costerà di più. Rispettando una crescita quasi costante dei prezzi, fermatasi solo nel 2021 quando, al netto dell'Iva e delle spese accessorie, al Comune capoluogo la gestione condotta da IrpiniAmbiente costò 9,828 milioni di euro a fronte dei 9,927 dell'anno precedente.

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A questo punto viene da pensare che la tanto vituperata scelta della via solitaria nell'organizzazione del ciclo integrato sul territorio cittadino possa rispecchiare realmente un percorso virtuoso, attraverso la gara a doppio oggetto pubblicata. Fatta la tara dell'efficienza e della qualità del servizio, oltre che del rispetto delle condizioni dei lavoratori, questioni che si potranno accertare solo una volta avviato l'affidamento, parliamo di un bando per l'ingresso del partner privato (con una quota di capitale del 49% della costituenda Grande srl) che sarà il socio gestore del Comune, da circa 9 milioni e 900mila euro annui, comprensivi della gestione del centro raccolta, ai quali togliere il ribasso derivante dall'offerta economicamente più vantaggiosa.

Almeno sulla carta, quindi, considerando che il prezzo sarà fissato certamente a non più di 9 milioni e 400mila euro, considerando una percentuale di "sconto" applicata non particolarmente elevata. Se prima il risparmio calcolato era di circa il 15%, secondo questi calcoli ora dovrebbe sfiorare il 19%. La prova del nove, però, si avrà solo quando inizierà la nuova gestione e ciò non avverrà prima di diversi mesi. Giovedì prossimo, 9 marzo, infatti, scadranno i termini per le imprese interessate a presentare un'offerta e inviarla agli uffici di Piazza del Popolo. L'apertura delle buste avverrà il successivo lunedì 13. Una volta scoperto chi sarà il braccio operativo della società mista pubblico-privata formata, insieme al Comune, per svolgere l'attività nel sub ambito distrettuale cittadino, poi si dovranno completare tutte le procedure necessarie al passaggio della gestione. Intanto, chi vuole essere il nuovo affidatario del servizio deve procedere prima alla costituzione della società, con capitale sociale di 100mila euro, che sarà partecipata da Palazzo di Città per il 51% e per il restante dal partner privato.

Dunque, con l'individuazione del socio avviene, contestualmente, anche l'affidamento del servizio di igiene urbana su Avellino. L'appalto prevede una durata dell'affidamento di 15 anni, con un'eventuale proroga tecnica di 6 mesi, per un valore complessivo di 140.777.284,59 euro. L'aggiudicazione avverrà secondo i criteri tecnico-qualitativi ed economici che saranno valutati da una Commissione giudicatrice.
 

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