Pronto soccorso, il duello tra Festa
e Pizzuti divide i consiglieri comunali

Pronto soccorso, il duello tra Festa e Pizzuti divide i consiglieri comunali
di Antonello Plati
Venerdì 21 Ottobre 2022, 07:41 - Ultimo agg. 15:23
4 Minuti di Lettura

Dopo lo scontro a distanza sul progetto di ampliamento del pronto soccorso tra il sindaco Gianluca Festa e il manager del Moscati Renato Pizzuti, è la pattuglia di medici in consiglio comunale ad alimentare la polemica.
Al centro, la questione, annosa e irrisolta, del sovraffollamento del reparto di emergenza dell'Azienda ospedaliera Moscati. Il manager ha annunciato l'ok al progetto esecutivo del restyling, ma Festa ha chiarito che non lo autorizzerà se prima non ci sarà lo scambio di proprietà dei suoli: contrada Amoretta allo stesso Moscati, il plesso di viale Italia al Comune.

Al vetriolo Ugo Maggio (Davvero), presidente del consiglio comunale e urologo proprio alla città ospedaliera: «Non è chiaro come Pizzuti voglia risolvere i problemi del pronto soccorso. È evidente la carenza di personale, di medici e di infermieri, così come le lacune di gestione.

E lui cosa fa? Progetta l'ampliamento del reparto su un suolo che non è nemmeno di sua proprietà». Su quest'ultimo punto, «ha ragione il sindaco di Avellino: perché mai l'amministrazione comunale dovrebbe cedere i suoli di Contrada Amoretta senza avere una contropartita?». Il riferimento di Maggio è al niet di Festa che, l'altro giorno, ha di fatto bloccato i lavori di riqualificazione del reparto, mettendo il bastone tra le ruote al diggì Pizzuti con un secco «no» al permesso a costruire. Ennesimo round di uno scontro senza fine sulla pelle dei cittadini. Un altro urologo, Elia De Simone (capogruppo di Davvero), oggi in pensione ma con un passato sia al Moscati sia nel privato accreditato, cerca di mettere pace tra i contendenti: «Spero - dice - che prevalga il buon senso». Poi, però, è netto: «Le regole devono essere rispettate, quindi è prioritario risolvere la vicenda legata alla proprietà dei terreni dove è stata edificata la città ospedaliera». Come Maggio, anche De Simone sottolinea: «L'ampliamento del pronto soccorso non è un urgente, piuttosto il direttore generale dovrebbe pensare a come reclutare il personale. Tra l'altro se Pizzuti fosse venuto a parlare nelle sedi opportune, tanti nodi sarebbero venuti al pettine». Al capogruppo di Davvero non è andata giù l'assenza del diggì al consiglio comunale monotematico dello scorso 3 ottobre: «Era stato convocato per parlare delle criticità del pronto soccorso, la sua assenza è stata emblematica. Adesso, l'auspicio è che si possa tornare a dialogare per trovare quanto prima la quadra». 

Dagli specialisti ai medici di base. Carmine Montanile, eletto all'opposizione ma adesso in maggioranza, difende Festa. «È vero, in alcune circostanze, troppa burocrazia fa male. Ma non possiamo non rispettare le procedure. Dopodiché il pronto soccorso deve essere una struttura funzionale ai bisogni dei cittadini, ma - ribadisce Montanile - non si possono fare dei lavori se prima non si viene a capo di questa diatriba».

Franco Russo (Pd), medico, siede tra i banchi dell'opposizione. Dice: «Si sta giocando sulla pelle dei cittadini. Alla fine, sono sempre loro a pagare il prezzo più caro». Nel merito della questione, Russo ammette: «Non conosco i termini tecnici, ma è chiaro che uno sforzo deve essere fatto da entrambe le parti. Così come è innegabile che l'assistenza debba essere migliorata: il Moscati è un ottimo ospedale, ma in questo momento è in grande difficoltà perché l'organico è sottodimensionato e questo non consente di far rispettare sempre le linee guida ministeriali». Non è un camice bianco, ma dice la sua anche Ettore Iacovacci, capogruppo del Pd: «Dopo aver fatto spendere soldi al Comune avventurandosi in un contenzioso sul Landolfi per il quale l'ente non era competente, ora il sindaco Festa colleziona un altro autogol. Si oppone ai lavori per il pronto soccorso che lui stesso definisce ingolfato. Un'incoerenza incredibile, risponda sulle sue mancanze». 

Video

Anche l'associazione Controvento prende posizione: «Appare strumentale e contraria agli interessi della comunità la posizione del sindaco Festa», si legge in una nota. «Sono a tutti noti i disagi per i pazienti che hanno bisogno di prestazioni sanitarie urgenti al pronto soccorso, con tempi di attesa lunghi, pochi medici e addirittura la possibilità di essere dirottati, causa sovraffollamento, verso altri ospedali e realtà regionali. Il sindaco dovrebbe, innanzitutto, avere a cuore la salute dei suoi concittadini e, poi, trovare una possibilità di dialogo e intesa con i rappresentanti del Moscati e della Regione Campania, quest'ultima assolutamente deficitaria per politiche sanitarie in Irpinia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA