Dopo lo scontro a distanza sul progetto di ampliamento del pronto soccorso tra il sindaco Gianluca Festa e il manager del Moscati Renato Pizzuti, è la pattuglia di medici in consiglio comunale ad alimentare la polemica.
Al centro, la questione, annosa e irrisolta, del sovraffollamento del reparto di emergenza dell'Azienda ospedaliera Moscati. Il manager ha annunciato l'ok al progetto esecutivo del restyling, ma Festa ha chiarito che non lo autorizzerà se prima non ci sarà lo scambio di proprietà dei suoli: contrada Amoretta allo stesso Moscati, il plesso di viale Italia al Comune.
Al vetriolo Ugo Maggio (Davvero), presidente del consiglio comunale e urologo proprio alla città ospedaliera: «Non è chiaro come Pizzuti voglia risolvere i problemi del pronto soccorso. È evidente la carenza di personale, di medici e di infermieri, così come le lacune di gestione.
Dagli specialisti ai medici di base. Carmine Montanile, eletto all'opposizione ma adesso in maggioranza, difende Festa. «È vero, in alcune circostanze, troppa burocrazia fa male. Ma non possiamo non rispettare le procedure. Dopodiché il pronto soccorso deve essere una struttura funzionale ai bisogni dei cittadini, ma - ribadisce Montanile - non si possono fare dei lavori se prima non si viene a capo di questa diatriba».
Franco Russo (Pd), medico, siede tra i banchi dell'opposizione. Dice: «Si sta giocando sulla pelle dei cittadini. Alla fine, sono sempre loro a pagare il prezzo più caro». Nel merito della questione, Russo ammette: «Non conosco i termini tecnici, ma è chiaro che uno sforzo deve essere fatto da entrambe le parti. Così come è innegabile che l'assistenza debba essere migliorata: il Moscati è un ottimo ospedale, ma in questo momento è in grande difficoltà perché l'organico è sottodimensionato e questo non consente di far rispettare sempre le linee guida ministeriali». Non è un camice bianco, ma dice la sua anche Ettore Iacovacci, capogruppo del Pd: «Dopo aver fatto spendere soldi al Comune avventurandosi in un contenzioso sul Landolfi per il quale l'ente non era competente, ora il sindaco Festa colleziona un altro autogol. Si oppone ai lavori per il pronto soccorso che lui stesso definisce ingolfato. Un'incoerenza incredibile, risponda sulle sue mancanze».
Anche l'associazione Controvento prende posizione: «Appare strumentale e contraria agli interessi della comunità la posizione del sindaco Festa», si legge in una nota. «Sono a tutti noti i disagi per i pazienti che hanno bisogno di prestazioni sanitarie urgenti al pronto soccorso, con tempi di attesa lunghi, pochi medici e addirittura la possibilità di essere dirottati, causa sovraffollamento, verso altri ospedali e realtà regionali. Il sindaco dovrebbe, innanzitutto, avere a cuore la salute dei suoi concittadini e, poi, trovare una possibilità di dialogo e intesa con i rappresentanti del Moscati e della Regione Campania, quest'ultima assolutamente deficitaria per politiche sanitarie in Irpinia».