Raffica di pallini al vicino rumoroso
​con una carabina ad aria compressa

Raffica di pallini al vicino rumoroso con una carabina ad aria compressa
di Alfonso Parziale
Giovedì 13 Giugno 2019, 11:34
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Litiga per schiamazzi e rumori con il vicino e gli spara al polpaccio con una carabina ad aria compressa. La vicenda, al centro delle indagini dei Carabinieri, si sarebbe verificata l'altra mattina ad Atripalda, nei pressi di contrada Fellitto, dove un 28enne del posto è stato denunciato dai militari della locale stazione, coordinati dal comandante Giuseppe Sullutrone.

L'opotes ritenuto responsabile di lesioni personali. L'uomo, all'alba di ieri, dopo un lungo litigio, ha imbracciato una carabina ad aria compressa, di quelle che per cui c'è la libera vendita e tutti possono procurasi in un'armeria, e ha sparato ad un 50enne, provocandogli una lieve ferita al polpaccio.

I pallini di piombo, calibro di 4,5, esplosi hanno infatti colpito il vicino al polpaccio. Subito è stato lanciato l'allarme. L'uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato presso la Città Ospedaliera «Giuseppe Moscati» di Avellino dove ha fatto ricorso alle cure mediche.

L'immediata attività investigativa, condotta dai militari della locale stazione, coordinati dal Comando Provinciale di Avellino, ha permesso in poco tempo di risalire ai motivi che hanno spinto il 28enne a sparare al vicino. Un gesto riconducibile a dissidi tra le parti sorti per questioni di vicinato. Le cause, secondo quando stanno accertando i Carabinieri, potrebbero essere ritrovare in rumori e schiamazzi che avrebbero esasperato gli animi tra i due vicini che vivono in due case di campagna adiacenti.

 
Una discussione ben presto degenerata, dalle parole volate il 28enne ha subito pensato di farsi giustizia, utilizzando la carabina per intimorire il vicino di casa. Alla luce delle evidenze emerse, per il giovane è scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta da Rosario Cantelmo. La carabina è stata invece sottoposta a sequestro. Le liti tra vicini di casa sono all'ordine del giorno, un vero e proprio bollettino da guerra. Dal rumore molesto alla diffida, dagli odori della cucina o al parcheggio dell'auto, fino agli animali domestici: sono qui da ritrovarsi spesso le cause che portano agli scontri tra persone. È in questo perimetro di malessere che cova la rabbia che si materializza poi e trova linfa la rissa o il litigio che viene preceduta quasi sempre da lunghe discussioni, con il vicino di casa. Discussioni che ben presto degenerano in comportamenti o azioni pericolose.
La carabina utilizzata, invece è un fucile a libera vendita ad aria compressa, detta anche «armi pneumatiche», cioè si intende un'arma da lancio che spara proiettili propulsi in piombo da aria compressa o gas compresso.
Per tecniche costruttive e sistema di sparo, queste armi sono generalmente a colpo singolo e non richiedono autorizzazioni specifiche da parte della Questura. Una ricostruzione dei fatti che viene confutata dall'avvocato Costantino Sabatino, legale difensore del 28enne. Il professionista ha diffuso agli organi d'informazione una nota in cui si afferma che «l'indagato si dichiara estraneo ai fatti, dichiarando che nessun litigio si è verificato con il proprio vicino l'11 giugno e, soprattutto, che non ha nella maniera più assoluta sparato all'indirizzo della persona offesa. La ricostruzione dei fatti, posta all'attenzione dell'opinione pubblica, altro non è che quella, a dir poco fantasiosa, fornita dal querelante». La nota conclude con l'impegno del legale ad agire nei confronti di chi sta accusando il giovane assistito di fatti non rispondenti a verità».
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