Avellino, rifiuti, svolta per la gestione porte aperte a Irpiniambiente

L'Ato liquida la Irz e vira sulla spa in house

Rifiuti, svolta per la gestione porte aperte a Irpiniambiente
Rifiuti, svolta per la gestione porte aperte a Irpiniambiente
di Alessandro Calabrese
Domenica 17 Marzo 2024, 10:41
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L'Ato rifiuti di Avellino vira su Irpiniambiente e liquida la Irpinia Rifiuti Zero. Con le due delibere approvate ieri pomeriggio all'unanimità, il Consiglio d'Ambito, riunitosi nella sede di Collina Liguorini in modalità mista, segna un nuovo inizio per il percorso che porterà all'affidamento della gestione del ciclo integrato.
Dunque, tutto l'iter riparte dal 16 marzo ma, questa volta, con una inedita compattezza acquisita nei confronti preliminari all'assise. Adesso sarà la struttura tecnica, con in testa il direttore generale Anna Rosa Barbati, ad espletare una serie di verifiche sulla compatibilità e la convenienza dell'acquisizione delle quote della partecipata della Provincia in vendita, complessivamente, a 2.491.000 euro. Poi la palla passerà all'assemblea dei sindaci per la costituzione di una società dei Comuni, nel rispetto della legge regionale in materia così come modificata lo scorso agosto.

Esultano sindacati di categoria e lavoratori di Irpiniambiente, una delegazione dei quali ha atteso davanti all'ingresso dell'Ente d'Ambito la fine della seduta consiliare. Al consigliere Pasquale Giuditta il compito di illustrare il passaggio dalla precedente società in house, sulla quale al Tar pende un ricorso dell'Antitrust in discussione il 24 aprile, a quella che nascerà. L'ex sindaco di Summonte e riferimento del Pd nell'Ato è stato il primo artefice dell'operazione, sospinta da maestranze e organizzazioni sindacali, e condivisa fattivamente, a partire dal presidente Vittorio D'Alessio, da tutti i membri dell'assise.

«Abbiamo stabilito due passaggi importantissimi che vanno a disegnare un altro processo - spiega Giuditta - e ne accelerano la realizzazione. È stata messa in liquidazione la Irz che creava lungaggini e incertezze e, a seguire, abbiamo scelto un modello di gestione interamente pubblica attraverso la società dei Comuni. Ora si procederà, come stabilisce la legge, a definire tutto l'iter amministrativo. Si faranno dei controlli di compatibilità su Irpiniambiente e solo successivamente si passerà alla parte statutaria. Le verifiche saranno ultimate entro 60 giorni. I lavoratori possono stare tranquilli, la loro posizione è tutelata. Una volta imboccata la strada la Regione non ha alcun motivo per commissariare l'Ato. Fino a quando la procedura non si concluderà, Irpiniambiente continuerà a funzionare normalmente».

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Passa, così, l'opzione volta a garantire un servizio maggiormente efficiente e a costi più contenuti, evitando eventuali ripercussioni legate al giudizio del Tar. Il Consiglio d'Ambito, infatti, all'unanimità dei presenti, ha deliberato lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione della società Irpinia Rifiuti Zero s.p.a. e, con l'astensione della consigliera Jessica Tommasetta, di scegliere la gestione pubblica per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani con l'affidamento a società in house interamente partecipata dai Comuni dell'Ato Avellino. Obiettivi prefissati: universalità e socialità, efficienza ed economicità.
«Siamo soddisfatti per il risultato sancito in Consiglio - dichiara il segretario della Fit Cisl, Francesco Codella - che lascia inalterato il modello di gestione pubblica e sceglie una strada meno rischiosa per concretizzarlo».
«Si sta concretizzando ciò che avevamo auspicato - gli fa eco il segretario dell'Ugl Ambiente, Nunzio Marotta - siamo sulla strada giusta».
Infine, Michele Caso della UilTrasporti: «Un atto di chiarezza che toglie l'Ato dall'impasse amministrativo, finalmente la politica si riappropria di un ruolo di programmazione e gestione di un servizio importantissimo».

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