Solofra, assalto con i kalashnikov
alle Poste per rubare i soldi delle pensioni

Solofra, assalto con i kalashnikov alle Poste per rubare i soldi delle pensioni
di Katiuscia Guarino
Sabato 4 Giugno 2022, 08:40
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Assalto con i mitra al furgone portavalori della Cosmopol davanti all'ufficio postale nel centro di Solofra. E' accaduto nel giorno del pagamento delle pensioni. Due banditi incappucciati che hanno agito rapidamente, mentre un terzo attendeva in macchina. Lo hanno fatto in una strada del centro a senso unico, con un'azione fulminea e violenta. Cinque minuti di terrore davanti alla Poste in via Starze del Conte. L'azione da film è avvenuta alle 9.30. All'interno degli uffici il panico totale per il timore che quei malviventi potessero entrare. Clienti e dipendenti sotto choc, mentre il direttore con sangue freddo cercava di calmare i presenti, invitandoli a non uscire, a rimanere fermi per scongiurare qualsiasi conseguenza. Minuti che sono sembrati interminabili.

Il vigilante sceso dal blindato è stato dapprima immobilizzato sotto la minaccia dei kalashnikov. Una volta bloccato, gli è stato rubato il plico contenente il denaro. Poi gli è stata sottratta la pistola in dotazione. Ma i banditi non si sono limitati a questo: la guardia giurata è stata brutalmente picchiata. Una scarica di pugni e calci per evitare che potesse lanciarsi all'inseguimento. A questo punto, il collega alla guida del portavalori per cercare di bloccare la fuga dei rapinatori ha messo di traverso il mezzo. Questo, però, non ha scoraggiato i malviventi. Il resto della banda uno pare sia sempre rimasto al volante - è risalito in auto e a folle velocità ha percorso contromano e in retromarcia la stretta via a senso unico. I rapinatori si sono dileguati portando via un bottino da 50mila euro. La vettura utilizzata dai rapinatori - un suv Nissan Qashqai - è stata ritrovata poco dopo mentre ancora bruciava in via XXII Apostoli, stradina nei pressi del cimitero.

Ad aspettare i banditi nella zona, con molta probabilità, altri complici insieme ai quali sono fuggiti a bordo di un'altra vettura. Forse un suv o una Bmw. Circostanza al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Solofra, guidati dal capitano Gianfranco Iannelli, che stanno indagando sui fatti accaduti ieri mattina.

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Si cerca anche di capire se l'auto dei fuggitivi, per allontanarsi da Solofra, abbia percorso strade secondarie della città della concia oppure sia stato preferito il raccordo Avellino-Salerno. Dagli accertamenti, eseguiti la Nissan Qasqai, data alle fiamme dagli stessi banditi, è risultata rubata nel Frusinate. L'auto era di proprietà di una persona di Avezzano, in provincia de L'Aquila. Ad agire sicuramente una banda di professionisti. Hanno bruciato la Nissan per cancellare le tracce. I vigili del fuoco, allertati dalla Polizia Municipale, sono intervenuti per spegnere le fiamme. I caschi rossi hanno trovato nei pressi dell'auto una tanica contenente liquido infiammabile utilizzata per appiccare l'incendio. I rapinatori sono arrivati a bordo della Qashqai e hanno parcheggiato nei pressi dell'ufficio postale. Hanno atteso l'arrivo del portavalori (probabilmente sapevano anche l'orario) e quando il vigilante è sceso per prendere il plico, sono entrati in azione. Due con volto coperto armati di mitra. Un altro bandito in auto. Pochi minuti e il colpo è andato a segno, con il consistente bottino che è stato portato via. La strada è stata transennata per permettere ai Carabinieri di eseguire tutti i rilievi necessari. A supporto gli agenti della Polizia Municipale di Solofra. I militari hanno ascoltato le testimonianze dei presenti al momento della rapina. All'interno dell'ufficio postale vi erano alcuni anziani in attesa di riscuotere la pensione e una decina di dipendenti. All'esterno almeno tre persone avrebbero assistito terrorizzate alla rapina. Il vigilante aggredito è stato trasportato in ospedale. Ha riportato contusioni e ferite. Al vaglio dei Carabinieri le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Acquisite anche le immagini di altri impianti sia pubblici che privati.
 

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