Summer Festival, il caso delle delibere firmate in ritardo

All'attenzione della Procura il carteggio tra Prefettura e segretario generale Lissa

ll Summer Festival
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di Gianni Colucci
Sabato 2 Settembre 2023, 09:54
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È quello delle delibere «in ritardo» il nuovo filone che si apre nell'inchiesta sul Summer Festival.
I tempi notevolmente distesi con i quali la giunta Festa rende pubbliche le delibere, appare uno dei vulnus dei procedimenti sui quali si accentra l'attenzione della procura di Avellino.
E quei ritardi sono stati materia di approfondimenti del pm delegato, Paola Galdo, nel momento della raccolta di sommarie informazioni dai consiglieri comunali Nicola Giordano, Francesco Iandolo e Dino Preziosi. Erano state le loro sollecitazioni alla prefettura, in relazione alla lentezza della pubblicazione delle delibere, ad avviare una prima fase conoscitiva da parte del rappresentante di governo Paola Spena.

L'approfondimento investigativo riguarda l'iter delle delibere pubblicate dopo mesi dalle determine da esse generate.

La domanda dei ricorrenti era: il contenuto di una delibera che genera una serie di atti successivi che poi comportano spese per l'amministrazione comunale, può essere reso noto mesi e mesi dopo la pubblicazione della determina che autorizza la relativa spesa?

Ed appare questo il caso delle delibere che hanno accompagnato tutta la fase preparatoria del Summer festival.
I consiglieri comunali di opposizione si chiedevano: su una delibera a noi sconosciuta come può avviarsi un eventuale ricorso contro quell'atto. Cioè, in sostanza, la tecnica di coprire il contenuto di atti pubblici, come quelli di una giunta comunale, può determinare vantaggio per un operatore economico in rapporti con l'amministrazione pubblica? È questa la domanda sulla quale sta lavorando la procura di Avellino, che ritiene necessario mettere una dietro l'altra le attività amministrative (delibere, determine, atti di indirizzo) che hanno poi portato alla redazione di un programma di spettacoli per l'estate, tra l'altro ancora in corso, e le successive attività di impegno di spesa.

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Questione che si era aperta appunto nei mesi scorsi, quando i consiglieri di opposizione si erano rivolti al prefetto chiedendo tutela in materia di "pubblicità" delle delibere di Giunta. Infatti da tempo si era aperta una frattura con la giunta, in particolare con il sindaco, in relazione al ritardo con il quale venivano pubblicate le delibere. A questa lamentela, raccolta in un esposto del gruppo di minoranza, aveva fatto seguito un'iniziativa della prefettura che sollecitava un riscontro. Il quale ai primi del mese di luglio è arrivato a firma del segretario generale del comune di Avellino, Vincenzo Lissa. Che aveva spiegato come non esistesse un appiglio giuridico, una norma netta, che definisce i tempi entro i quali le delibere dovessero essere firmate e rese pubbliche.

Scrive Lissa al Prefetto: «Già con pregressa nota lo scrivente ha evidenziato come non rinvenga nell'ordinamento giuridico una norma che disciplini in che tempo va pubblicato un atto adottato». Aggiungendo: «Una sentenza del Consiglio di Stato del 2009 sancisce il principio che la dichiarazione di immediata eseguibilità di un deliberato, non seguito dalla pubblicazione, non comprime la possibilità per chiunque si senta leso di impugnare l'atto una volta che esso venga pubblicato, anche se quest'ultimo ha prodotto già effetti».
La questione era relativa al tema della immediata eseguibilità delle delibere adottate che è la modalità con cui opera in genere la giunta Festa.

Anche su questo il prefetto chiedeva spiegazioni a Lissa. Che replica: «In effetti risulta vero che le delibere di giunta adottate con immediata eseguibilità non siano corredate da adeguata motivazione (...) ma risulta da tempo immemore che si è instaurata la prassi per cui le delibere dell'organo esecutivo vengano approvate con la formula dell'immediata eseguibilità pure senza la motivazione richiesta dalla giurisprudenza». Insomma, c'è un precedente giuridico che sostiene la posizione di Festa quando ritarda a firmare. E pazienza se non si sa cosa deliberi la giunta, potendolo ricavare solo dalle successive determine che autorizzano le spese. La procura sta verificando se sia avvenuto con le procedure che hanno portato alla determina che impegna in favore della East side 286 mila euro per il concertone del 16 agosto.
 

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