Terminal di via Fariello appuntamento
con la storia: primo bus verso l'Alta Irpinia

Terminal di via Fariello appuntamento con la storia: primo bus verso l'Alta Irpinia
di Flavio Coppola
Lunedì 10 Ottobre 2022, 07:18
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L'appuntamento con la storia è fissato all'interno dell'Autostazione. Ieri mattina, le ultime rifiniture sugli spazi esterni di un terminal tirato letteralmente al lucido. Oggi, il primo bus, nell'odissea della più vecchia incompiuta della mobilità cittadina, uscirà dal piazzale esattamente alle 6.25. Trattasi della 5 Air diretta a Ponteromito. Lo stallo, ovviamente, è il numero 1. L'Autostazione apre le sue porte agli utenti, trasferendo inizialmente all'interno i mezzi e le corse del mini terminal che teneva all'esterno, su via Fariello. Da oggi in poi, sarà aperta al pubblico, sempre dall'ingresso di via Fariello (ci sono due banchine raggiungibili con due scale diverse) dalle 6 di mattina alle 9 di sera, offrendo finalmente agli utenti quel riparo e quei servizi minimi che finora non hanno mai avuto.
Sul posto ci sarà il manager, Anthony Acconcia, che al netto degli intoppi incontrati per strada, è riuscito a chiudere l'infinita trafila di un'opera cominciata dal Comune addirittura nel 1986. Air aveva affidato l'ultimo appalto, per circa 3 milioni di euro, nel 2019, consegnando il cantiere a febbraio 2020. Da lì in poi, l'impresa partenopea Cogepa era stata stoppata ben tre volte da un'interdittiva antimafia. In precedenza, il cantiere era stato fermo per 10 anni a causa dei contenziosi. Dopo che, nel lontano 1997, già l'allora sindaco Di Nunno era riuscito a riannodare i fili dell'appalto rispetto al blocco determinato dal primo scontro a colpi di carta bollata, partito alla fine degli anni '80.
Ora si comincia a fare sul serio. Dal piazzale dell'Autostazione, partiranno 153 corse al giorno, tra bus urbani ed extraurbani. Nello specifico, toccherà ai bus dei collegamenti di Mercogliano-Capocastello (Linea 3), Atripalda-Alvanite (Linea 5-9), Starze (Linea 7), Bellizzi (Linea 10-13), Valle Pesce (Linea 11-12). Poi i collegamenti extraurbani da e per Bagnoli Irpino, Caposele, Chiusano San Domenico, Grottolella, Lapio, Montefredane, Montella, Montesarchio, Parolise, Paternopoli, Pietrastornina, Rotondi, Salza Irpina, San Mango sul Calore, San Potito, Sant'Angelo dei Lombardi, Senerchia, Summonte e Volturara. Considerato che sono le stesse corse che partivano da via Fariello, percorsi ed orari non cambiano. E dunque anche il rischio di disser-vizi e disorientamento nell'utenza appare ridotto a zero.

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È solo un inizio, perché almeno 40-50 bus conservano il capolinea sullo Stadio.

L'ordinanza del sindaco, Gianluca Festa, che conferma il piazzale degli irpini fino al 31 dicembre prossimo, dice chiaramente che per vedere l'Autostazione a regime bisognerà attendere almeno fino all'anno nuovo. Anche se ci potrebbe volere anche più tempo. A regime orbiteranno intorno al terminal 18.000 viaggiatori al giorno e 400 corse. Ci sarà una galleria commerciale con decine di attività ed un parcheggio interrato da 220 posti.


Per ora, molto dipende dalla concreta messa a disposizione dei 3.000 metri quadrati esterni all'Autostazione da parte del Comune. Servirebbero per la sosta dei bus che non possono entrare (gli stalli interni sono solo 24). Ma non sembra una passeggiata. Inoltre, c'è da ridisegnare d'intesa col Comune l'intera mobilità pubblica cittadina. Prima di tutto, luce della volontà del sindaco, Gianluca Festa, di lasciare il maggior numero possibile di bus fuori dal centro. Quindi costituendo un terminal a Borgo Ferrovia che già esiste fisicamente e uno ad ovest, verso Torrette, certamente più impegnativo. Poi, riuscendo finalmente a mettere in esercizio la Metropolitana leggera, che dovrebbe portare in città i passeggeri delle corse extraurbane che si fermano alle sue porte.
Gli incontri istituzionali vanno avanti. In questa fase, si studia la possibilità di sfruttare la Bonatti per lasciare fuori dal centro altri mezzi che raggiungerebbero l'Autostazione. Quanto alla Metro, manca il sopralluogo finale dell'agenzia ministeriale Ansfisa per poter consegnare materialmente l'opera all'Air e far partire la fase di pre-esercizio. I fari sono già puntati sulle corsie preferenziali. Se l'iter si chiudesse per ottobre, sarebbe verosimile immaginare la partenza della filovia, con i passeggeri a bordo, per la fine di novembre. Dunque entro fine anno.
La rivoluzione della mobilità di Avellino, insomma, è cominciata. Ma viaggia con estrema lentezza.

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