In treno da Baiano ad Avellino,
il nuovo piano accende il dibattito

In treno da Baiano ad Avellino, il nuovo piano accende il dibattito
di Bianca Bianco
Venerdì 26 Aprile 2019, 11:30
3 Minuti di Lettura
Il futuro dell'Irpinia passa sui binari. La problematica dei trasporti locali e dei collegamenti diviene sempre più centrale nel dibattito politico provinciale. La necessità di implementare le risorse esistenti e di dare ascolto alle istanze dei cittadini di avere migliori e più efficienti servizi sta diventando tassello preminente della pianificazione politica sul territorio.

Basta isolamento e trasporti lumaca: queste le richieste che rimbalzano soprattutto dalla Rete. Ultimo capitolo all'ordine del giorno lo aggiunge il Dup, il Documento unico di programmazione licenziato dall'ente provinciale nei giorni scorsi.
 
Un paragrafo del provvedimento firmato dal presidente Domenico Biancardi introduce i piani della Provincia sul trasporto pubblico locale su cui, si precisa, «si investe molto per coprire il territorio» con un particolare focus su quello scolastico. Tra i progetti in agenda, il rilancio del trasporto su ferro con l'Alta Capacità Napoli- Bari e la valutazione del «possibile allungamento della ferrovia da Baiano ad Avellino giacché mettere in collegamento la strada ferrata che arriva fino a Baiano e non portarla ad Avellino significa trascurare un'area significativa del territorio della provincia ed il capoluogo stesso».

Collegamenti strategici, si legge nel Dup, anche per i siti religiosi come Montergine e per gli itinerari enogastronomici. Del collegamento ferroviario tra il Baianese ed il capoluogo con un prolungamento dell'esistente ferrovia dell'Eav srl (l'ex Circumvesuviana) si discute da tempo: progetti rimasti sulla carta che tornano ora d'attualità di pari passo con l'idea, sponsorizzata sempre da Biancardi, di un Traforo del Partenio che faccia sboccare la Bassa Irpinia nella Valle Caudina e viceversa. Tra i sindaci interessati all'idea ci sono quelli del Mandamento, zona che è collegata su gomma con Avellino grazie all'Air e su ferro con Napoli con la ex Circum.

Enrico Montanaro, primo cittadino di Baiano (paese in cui termina una delle tratte della Circumvesuviana con un capolinea) parla di «buona opportunità» per il territorio: «Non conosco in maniera approfondita il progetto ma pare un'indea valida. Si passi però subito ai fatti convocando tutti i soggetti in campo, dalla Regione in giù, per dare concretezza ai progetti e programmare il futuro dei trasporti ascoltando i territori». Marco Alaia, sindaco di Sperone, cittadina che ospita un'altra stazione della tratta Baiano-Nola-Napoli è critico: «Più che parlare di allungamento si parli di raddoppio- afferma- perché è assurdo che il trasporto locale nella nostra zona proceda ancora su un unico binario. La monorotaia, residuato degli anni Sessanta, non serve più. Bisogna investire sul doppio binario, cambiare il concetto di mobilità che oggi è fermo ad anni in cui il numero di viaggiatori era molto inferiore, rivoluzionare il concetto di collegamento su ferro».

Il 2019 nel Baianese sembra essere l'anno del trasporto pubblico locale. Il primo ad introdurre un'idea di cambiamento (parlando però di passaggio da treno dell'Eav a metro leggera con più fermate) è stato il consigliere regionale Enzo Alaia in occasione di un incontro con gli amministratori locali. Nel suo piano, la trasformazione della storica Circum in metropolitana da 200 posti e fermate intermedie. Idea contestata dall'opposizione consiliare di Baiano con una recente interrogazione con cui hanno rilanciato piuttosto l'idea del raddoppio della Baiano- Nola per ridurre i tempi e rendere più efficiente il servizio che oggi sconta molteplici carenze e lacune. La mozione, che «smonta» il progetto di Alaia del quale, sostengono i consiglieri «non vi è traccia in Regione», è stata presentata nell'ultimo Consiglio comunale, segnale evidente della sempre maggiore attenzione della politica locale su una problematica sentita in Irpinia: uscire dall'isolamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA