Un masterplan per le Aree interne oltre i municipi

L’assessore regionale Discepolo incontra gli amministratori e il presidente degli industriali irpini

L'assessore regionale Bruno Discepolo
L'assessore regionale Bruno Discepolo
di Marco Monetta
Venerdì 2 Febbraio 2024, 00:00
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«Riammagliare le aree interne grazie allo strumento del masterplan regionale, positivi gli stimoli e la disponibilità raccolta dagli amministratori locali». È quanto afferma l’assessore della Giunta De Luca Bruno Discepolo, delegato a Governo del territorio e Urbanistica in visita in Irpinia per un doppio appuntamento, ieri mattina ad Ariano Irpino, nel pomeriggio ad Avellino.

Presso la sede nel capoluogo di Confindustria, l’architetto napoletano ha preso parte al tavolo congiunto con l’Ordine degli architetti di Avellino, Ance e Confindustria per la giornata di studio promossa dal Master Arìnt di secondo livello del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli.

A fare gli onori di casa il presidente degli industriali irpini Emilio De Vizia, e il presidente degli architetti Erminio Petecca. Quella dei masterplan, in un contesto di trasformazione delle aree di transizione, «è una sfida che tutti dobbiamo portare avanti - dice Discepolo. Lo stiamo facendo in regione con sette masterplan. Il primo sperimentale esempio - ricorda - ha preso corpo sulla costa, sul litorale Domitio-Flegreo. Ora stiamo provando ad estendere questo modello in tutto il territorio regionale. Quello della Valle dell’Ufita in particolare è il primo modello di intervento in un’area vasta nelle aree interne. Presenta delle specificità sulle quali stiamo lavorando, ed è anche per questo che sarà un masterplan diverso dagli altri. Il mio auspicio - sottolinea - è che la capacità e la coesione che stanno dimostrando gli amministratori locali possa essere davvero un valore aggiunto per la riuscita di questo nostro nuovo programma di valorizzazione del territorio. Credo che tutti i segnali che stanno arrivando nel lavoro di preparazione - a stretto giro entreremo invece in una fase operativa, conferma - vanno nella direzione di una maturità e un senso di responsabilità degli amministratori che hanno colto il grande elemento che fa la differenza: passare da una logica municipalistica, in cui ciascuno prova a inseguire la soluzione dei propri problemi all’interno della cinta del proprio comune, all’idea invece che solo un territorio più vasto possa rappresentare un asset tale da poter costituire per il futuro un progetto di sviluppo realmente sostenibile».

In mattinata, presso il Museo Civico del Tricolle, Discepolo ha incontrato i 28 sindaci dell’Area Vasta più quelli di Apice e Sant’Arcangelo Trimonti, comuni interessati dalla tratta Apice-Orsara dell’Alta Capacità Napoli-Bari. Qui i sindaci si sono detti disposti a cedere parte delle quote di ristoro ambientale per la progettazione degli assi viari di collegamento con la stazione Hirpinia. «Dei progetti chi stiamo mettendo in campo c’è sicuramente anche questo sollecitato da tutti gli amministratori della Valle Caudina» sottolinea l’assessore. «C’è un dialogo molto proficuo in atto, porteremo avanti un lavoro comune. Anche da parte loro, ho trovato una grandissima sensibilità quando loro per primi hanno proposto delle soluzioni unitarie piuttosto che rivendicare progetti singoli comune per comune».

In concreto, la possibilità di realizzare una stazione unica ferroviaria per la Valle Caudina. Sulla mancanza del collegamento ferroviario per Avellino, Discepolo precisa: «Non seguo in prima persona la vicenda in Regione, ma è un vulnus su cui occorre sicuramente continuare a lavorare, per migliore l’accessibilità alle aree interne e un’idea di mobilità sostenibile in tutti i territori. Stiamo aggredendo alcune aree, o target come le abbiamo definite, per cominciare a definire progetti strategici. Intorno a questi, proviamo a fare sistema su tutto il territorio. E l’assenza di una stazione funzionante ad Avellino è certamente una problematica che non possiamo non considerare».