Le Universiadi di Basile:
scommessa vinta facendo squadra

Le Universiadi di Basile: scommessa vinta facendo squadra
Sabato 20 Luglio 2019, 12:54 - Ultimo agg. 17:06
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«Se non c'è un intervento pubblico costante si rischia di ricadere negli errori del passato. Gli impianti sportivi che abbiamo riqualificato, sono nelle mani degli enti locali a cui spetta il compito di preservarli, ben sapendo delle non molte risorse che hanno a disposizione». Lo ha detto il commissario delle Universiadi, Gianluca Basile, tracciando il bilancio della manifestazione che in Irpinia ha ospitato ad Avellino le gare di basket e di tiro con l'arco e ad Ariano Irpino quelle di pallavolo maschile.

Le Universiadi estive hanno avuto un impatto positivo su tutta la regione: «È andata bene - ha detto Basile - ovviamente hanno giocato un po' le distanze da Napoli, però abbiamo avuto la possibilità di ristrutturare e riqualificare importanti impianti sportivi che hanno ospitato competizioni di qualità, come la finale di basket ad Avellino, che è uno degli eventi più importanti all'interno delle Universiadi».

Benché non siano dati definitivi, i ticket staccati dal 3 al 14 luglio per assistere alle gare si aggirano intorno ai 300 mila. «Non sono dati banali - aggiunge il commissario - avendo puntato su prezzi popolarissimi proprio per fare in modo che alla manifestazione partecipasse il maggior numero di spettatori possibili. Ad Avellino in particolare, sono state 10 mila le presenze complessive al Paladelmauro, 3 mila quelle che hanno assistito alla finale di basket».

Una scommessa vinta anche rispetto ai tempi ristretti a disposizione che ha fatto anche parlare di «miracolo». «È stato possibile perché tutti, gli enti locali e soprattutto la Regione che con il presidente De Luca ci ha creduto, abbiamo saputo fare squadra. Non capita spesso, stavolta è capitato ed è andata bene. Anche il mondo dello sport ha dimostrato di avere competenze e capacità di organizzare un evento complesso. Ma la sorpresa più grande che mi riempie di gioia sono stati i volontari, migliaia di ragazze e ragazzi che in pochissimo tempo hanno acquisito competenza e professionalità. Non mi stancherò mai di ringraziarli».

Basile interviene anche sulla copertura nazionale degli eventi che poteva essere ancora più capillare: «Quando arrivi a montare l'ultimo sediolino dello stadio San Paolo la sera prima dell'inaugurazione, è anche complicato fare comunicazione. Posso però dire che la Rai, con Rai2 e Rai3 ha coperto bene l'evento e ci è stata vicina. L'unico cruccio, vista poi come è andata e per l'entusiasmo che si è creato, è semmai quello di non avere avuto a disposizione un paio di mesi in più per meglio promuovere a livello nazionale l'iniziativa».

Basile ammette «un po' di rammarico per la mancata diretta televisiva della Rai della manifestazione di chiusura» ma al tempo stesso ringrazia Carlo Freccero, il direttore di Rai2, che «ha creduto nelle Universiadi e ha garantito una grande copertura. Considerate le premesse - conclude Basile - è una polemica che quasi mi fa piacere perché vuol dire che è andata così bene da rammaricarsi per la diretta televisiva che non c'è stata».
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