A Benevento la maglia nera per ambiente e trasporti: «Più cemento che verde»

Il report green dell'Istat mette in fondo alla classifica per vivibilità il capoluogo

A Benevento la maglia nera per ambiente e trasporti: «Più cemento che verde»
di Domenico Zampelli
Venerdì 21 Luglio 2023, 09:37
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Più verde e trasporto pubblico per combattere il «Cerbero» presente e quelli che arriveranno. Il report Istat «Ambiente urbano» di quest'anno contiene istruzioni per l'uso delle città e la vivibilità. L'analisi condotta dall'istituto di statistica ha come titolo emblematico «Dalle città deboli segnali di transizione ecologica nello scenario post-pandemico». Ed è proprio così. Non che la svolta green possa raffreddare la temperatura che stiamo subendo in questi giorni, ma almeno bisogna capire come vi siano abitudini di vita e politiche di gestione del territorio che aiutino a superare queste criticità. Anche a Benevento. E allora è opportuno partire proprio da questi dati.

Dal verde urbano, ad esempio, storico rimedio naturale per mitigare caldo e cambiamenti climatici. Nella città dell'Arco il rapporto fra verde e cemento è fra i peggiori d'Italia: meno dell'uno per cento, posizione 105 su 110 a livello nazionale, va peggio solo a Vibo Valentia, Macerata, Fermo, Chieti e Trani. Una classifica assolutamente da risalire, guardando ai numeri degli altri capoluoghi campani (Salerno è 4 per cento, Avellino al 5 per cento, Caserta all'11 per cento e Napoli al 31 per cento) e considerando che le città ai vertici nazionali (Messina, Venezia, Cagliari, L'Aquila e Isernia) hanno tra parchi urbani, oasi naturali e giardini storici più verde che cemento sul territorio.

Ma c'è anche un altro aspetto che peggiora il clima: il traffico cittadino. Che si potrebbe combattere utilizzando di più il trasporto pubblico.

Ma ai beneventani questa opzione piace assai poco, a giudicare dai numeri Istat. Per ogni abitante in un anno ci sono appena 3,6 viaggiatori, ed è anche in questo caso uno dei dati peggiori in Italia. Il capoluogo sannita occupa infatti la posizione 104, fanno peggio solo Barletta, Sondrio, Trani, Vibo Valentia, Siracusa e Caserta. Non cambia la situazione conteggiando le presenze di viaggiatori in assoluto, che a Benevento raggiunge quota 206mila in un anno: in questo caso la posizione nazionale è la 102, con numeri più bassi solo a Siracusa, Barletta, Oristano, Trani, Carbonia, Caserta, Sondrio e Vibo Valentia. Eppure la dotazione di mezzi esiste: i 28 bus censiti significano uno ogni 100mila abitanti, posizione 74 in Italia. Numeri più alti rispetto a Caserta o al vicino Molise, più bassi invece non solo guardando Napoli o Salerno, ma anche Avellino. Fa un po' male la mancanza di autobus a basse emissioni (unico caso in Campania) ma comunque si tratta di mezzi Euro5 ed Euro6. Non sembra esserci, infine un ostacolo legato al traffico in quanto la velocità media per i mezzi del trasporto urbano è di 20 chilometri orari, leggermente più alta della media nazionale. L'Istat sottolinea anche l'assenza, a Benevento e in altre 29 città, di un Piano per la mobilità sostenibile. Mancano, inoltre, «bilancio ambientale, rapporto ambientale e bilancio Sociale».

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In altri settori, invece, il capoluogo sannita fa registrare performance decisamente positive. Con il primato assoluto per quanto riguarda il fotovoltaico nella pubblica illuminazione, che raggiunge il 90 per cento. È primato, questa volta regionale, anche per quanto riguarda la componente differenziata nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, che tocca la quota di 304 chilogrammi annui per abitante (media nazionale 288 chilogrammi per abitante). La produzione totale raggiunge invece 455 chilogrammi annui per abitante (a fronte di una media nazionale che tocca quota 523 chilogrammi per abitante). Va bene anche per quanto riguarda l'informatizzazione dei servizi comunali. Per il momento si mantiene prevalentemente sul livello "basso" (che consente lo scarico della modulistica per l'attivazione del servizio senza l'inoltro on line) ma è un processo destinato a migliorare. Il Pnrr infatti prevede un intervento organico per migliorare funzionalità e accessibilità dei servizi digitali di tutte le pubbliche amministrazioni.
 

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