Alloggi popolari, a Benevento scatta la protesta: 52 famiglie in strada

Capodimonte, gli assegnatari del sit-in

Alloggi popolari, a Benevento scatta la protesta: 52 famiglie in strada
di Giuseppe Di Martino
Giovedì 12 Gennaio 2023, 10:07
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«Pretendiamo risposte certe dalle istituzioni». È il grido di protesta lanciato ieri mattina dalle 52 famiglie beneventane ancora in attesa di uno degli alloggi popolari di Capodimonte, di fronte ai quali si sono ritrovate per esternare il loro malcontento Una vicenda che si protrae da 10 anni e che sembrava essere chiusa definitivamente quando, lo scorso 22 settembre, l'Agenzia per l'edilizia residenziale e il Comune di Benevento avevano ufficializzato le assegnazioni delle case. Dopo 3 mesi, però, le serrande delle palazzine di via Nicola Baraglia sono rimaste ancora abbassate, scatenando l'ira degli assegnatari, da ieri in presidio fisso.

«Ci sembra di aver aspettato anche troppo spiega Vincenzo De Lorenzo, uno dei portavoce , abbiamo scritto al Prefetto e all'Acer, ma non abbiamo avuto risposte. Qui ci sono famiglie con serie difficoltà economiche. È assurdo, le case sono pronte e non abbiamo una data precisa per prenderne possesso». A preoccupare i manifestanti è anche il rischio di occupazioni abusive dopo la fine dei lavori di rifinitura esterni. «Tra pochi giorni prosegue De Lorenzo termineranno gli ultimi lavori e non ci sarà più una vigilanza attiva del posto». Con la protesta di ieri è partita una nuova fase della mobilitazione. «Vorrei dire a questi signori aggiunge Luciano Carolla, altro portavoce del comitato di prendere seriamente in considerazione la nostra situazione. Io vivo in 14 metri quadrati. Il problema più grave è che queste persone ci considerano cittadini di serie B. Bisogna accelerare, non è possibile che in uno stato civile ci siano voluti 10 anni per costruire 3 palazzi. Vogliamo che l'Acer ci dia data certa per la consegna delle chiavi. Sono mesi e mesi che ci dicono che a breve lo faranno. Siamo prima delle persone e poi dei cittadini, abbiamo diritto a stare bene con le nostre famiglie. Ci sono vari nuclei che hanno uno sfratto esecutivo e finiranno letteralmente in strada, benché assegnatari di una casa».

In una giornata estremamente convulsa, terminata con un sit in degli assegnatari degli alloggi davanti alla sede Acer al rione Libertà, l'intervento del sindaco Clemente Mastella ha raffreddato gli animi di alcuni contestatori, che ancora oggi vivono in condizione di profondo disagio abitativo in alloggi fatiscenti. Altri invece sono ospitati nella scuola di San Modesto, altri ancora vivono in case con barriere architettoniche che limitano moltissimo i movimenti dei diversamente abili. «La questione verrà risolta spiega il primo cittadino , parlando con gli assegnatari ho detto loro di stare tranquilli perché sto spingendo per sospendere gli sfratti esecutivi, che pendono su alcuni di loro, per provare a consegnare fiducia a tante persone appesantite dal peso dello sconforto». Sui tempi per la consegna l'Acer specifica che «i lavori sono ormai in fase di completamento e che la fornitura di gas è disponibile. Mentre per il collegamento alla rete elettrica, l'Enel non ha eseguito le operazioni necessarie, nonostante sia stata sollecitata a procedere e sia stata regolarmente posizionata, come era stato richiesto, la cabina esterna».
I lavori per i 32 appartamenti, quindi, termineranno il 15 febbraio; il 28 febbraio, invece, dovrebbe essere completato il collaudo statico.

Il 15 marzo è il giorno individuato per la fine della procedura d'accatastamento e il 30 aprile dovrebbe aver luogo l'allaccio alle reti comunali. Il tassello definitivo con il collaudo tecnico-amministrativo è previsto per il 30 maggio.

Lievi differenze temporali per i 20 alloggi in sottotetto. Capolinea dei lavori sempre il 15 febbraio, tra il 15 e il 30 marzo completamento del collaudo statico (inclusi gli ascensori esterni), il 15 aprile l'accatastamento e il 15 maggio il via libera al collaudo tecnico che schiuderà le porte alla consegna. Un'azione monitorata dall'assessore all'urbanistica Molly Chiusolo. «Il traguardo dovrebbe essere tagliato a metà maggio. Comprendiamo perfettamente l'inquietudine degli assegnatari ma l'amministrazione comunale ha esercitato, dall'inizio, una supervisione attenta, consapevole della delicatezza della vicenda e della sacralità del diritto alla casa. Solleciteremo, per iscritto, l'Enel a eseguire le lavorazioni preventivate. Sproneremo l'Acer a rispettare in maniera scrupolosa il cronoprogramma e controlleremo che gli step temporali descritti siano rispettati».

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