Antologica di Bova Arcos fa spazio ad arte e ironia

Da venerdì in città i dipinti e le installazioni dell'artista

Antologica di Bova Arcos fa spazio ad arte e ironia
Antologica di Bova Arcos fa spazio ad arte e ironia
di Lucia Lamarque
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 10:25
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I dipinti e le istallazioni di Raffaele Bova saranno al centro della mostra che si inaugura venerdì 1° marzo presso il Museo Arcos di Benevento. L'arte di Bova sarà proposta al pubblico in contemporanea a Benevento ed a Salerno grazie alla collaborazione tra il Museo Arcos e la Biblioteca provinciale di Salerno con due allestimenti, quello dei disegni e delle incisioni presentato a Salerno e dei dipinti e delle istallazioni a Benevento a cura di Ferdinando Creta e Massimo Bignardi. L'allestimento beneventano è promosso dalla Provincia in collaborazione con il Museo FRaC di Baronissi.

La mostra antologica di Benevento, con opere che vanno dal 1972 al 2022, propone oltre quaranta lavori che segnano il percorso artistico di Bova dai primi anni settanta all'ampia attività di performance realizzate negli anni settanta e ottanta con i cicli pittorici naturalistici come «Il pioppo sposa la vite», presentata recentemente in una trasmissione televisiva di Rai3, alle opere dei «Codici a barre», a quelli recenti come «Presenze». E ancora i «pan-demos» una serie di piccoli e grandi dipinti realizzati nella tragedia segnata dal Covid, e tre grandi istallazioni tra le quali quella dedicata a Enrico Crispolti eseguita a pochi giorni dalla morte dello storico e critico d'arte contemporanea.

Una mostra che è stata organizzata e promossa nella primavera del 2022 dal Museo FraC di Baronissi. «L'ironia sottolinea Creta dalle pagine del catalogo della mostra - è la traccia indelebile che prontamente Enrico Crispolti seppe di lì a pochi anni, nel 1976, documentare in occasione del Padiglione italiano "Ambiente come sociale" della Biennale veneziana.

In tal senso penso a quelle del Gruppo Salerno75, dell'A/Social sulla cui scia troveremo successivamente la significativa attività estetica e politica del Collettivo "LineaContinua Terra di Lavoro" unitamente ad altre esperienze casertane e campane».

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L'ironia, dunque, come segno particolare dell'arte di Bova: «Il termine "ironia" spiega in proposito Creta ci suggerisce anche il recupero della memoria ad un'altra grande stagione espositiva che ha attraversato l'area casertana all'indomani del Sessantotto con le mostre "Perché la pittura", (1970), "Perché l'ironia" (1972) e l'indimenticabile "Arte impegno 74", allestita al palazzo del Liceo di Caserta». Raffaele Bova è nato a Frignano in provincia di Caserta nel 1946 e si è formato presso l'Accademia delle Belle Arti di Napoli dove è stato allievo di Domenico Spinosa.

L'inizio della sua attività espositiva è datata nel 1970 con la partecipazione alla rassegna «Giovani pittori» allestita a Scafati presso il «Centro sud Arte». Alla metà degli anni settanta è tra i fondatori del collettivo «Lineacontinua Terra di Lavoro». All'interno del gruppo Bova conserva la sua originalità contraddistinta dalla provocatoria ironia nei confronti delle forme di potere come, ad esempio, il ciclo di opere dedicato alla Lira. La mostra di Benevento si inserisce nelle esposizioni di grande spessore artistico che Creta, direttore artistico del museo di arte contemporanea sannita, propone da dieci anni. La presenza a Benevento di artisti contemporanei e di mostre di alto livello allestite da Creta è il fiore all'occhiello dell'arte a Benevento con proposte che, pur non potendo contare su supporti economici di enti istituzionali, sono di interesse nazionale.

Venerdì all'inaugurazione della mostra saranno presenti il presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, lo stesso artista ed i curatori degli eventi espositivi. La serata sarà arricchita dai «flussi musicali» eseguiti da Vanni Miele al contrabbasso e live electronics. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 14 aprile.

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