Colpo della banda dell'oro rosso:
nuovo furto di rame alla Sirti

Colpo della banda dell'oro rosso: nuovo furto di rame alla Sirti
di Enrico Marra
Sabato 16 Febbraio 2019, 12:00
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Un altro furto di rame nel Sannio. Un quantitativo consistente di «oro rosso» è stato portato via l'altra notte presso la sede della «Sirti», in contrada Pontecorvo, alla periferia della città, sull'Appia, società che si occupa di progettazione, costruzione e manutenzione di reti, interrate o aeree, di trasporto e di distribuzione di energia, e che realizza le linee elettriche occupandosi di tutta la filiera: costruzione dei tralicci e allo scavo dei condotti.
 
L'allarme è scattato ieri mattina intorno alle 8 quando gli addetti all'azienda si sono recati in contrada Pontecorvo e si sono accorti che c'era stato un raid notturno. Subito è stato dato l'allarme con una telefonata alla centrale operativa del 113: sul posto sono giunti gli agenti della Volante per un primo sopralluogo. Si è così potuto ricostruire che durante la notte i ladri hanno forzato il cancello mobile posto all'ingresso dell'azienda. Una volta all'interno i malviventi hanno raggiunto i locali adibiti a deposito e qui hanno portato via 8 quintali di rame. Poi si sono impossessati anche di una bobina con altri cinquecento metri sempre di cavi di rame. Nel mirino sono finiti anche 19 terminali composti di rame e che completano la dotazione necessaria per la messa a dimora degli impianti. Evidentemente non soddisfatti del bottino realizzato si sono anche impadroniti di un quantitativo di gasolio, ancora da quantificare, che era in una cisterna sempre all'interno dell'azienda, carburante che viene utilizzato per rifornire i vari automezzi della Sirti. Poi la fuga con gli autori del raid che sono riusciti a far perdere le proprie tracce. Il quantitativo di materiale portato via fa ritenere agli inquirenti che gli autori del colpo hanno adoperato un camion o un furgone. E ora attraverso le telecamere presenti lungo l'Appia si punta ad individuare l'automezzo adoperato per il furto.

Il costo del rame varia perché dipende se il materiale è più o meno scadente. In media si aggira sugli 8 euro al chilogrammo specie per il rame vergine ovvero mai utilizzato prima. Pertanto solo per gli otto quintali il valore si aggira sugli ottomila euro. A questa cifra va poi aggiunta quella del rame prelevato dalla bobina e quello dei terminali e del gasolio. Diversi anni fa la sede della Sirti era finita nel mirino dei ladri che avevano portato via qualche furgone carico di cavi di rame. A metà gennaio, invece, è stato messo a segno un furto di rame ai danni dell'impianto di depurazione del Consorzio Asi di Benevento. Gli autori del colpo dopo aver divelto il cancello per accedere all'impianto avevano sfilato l'«oro rosso» da alcune reti del depuratore.

Le indagini della polizia sono scattate subito. Non si esclude che ad agire sia una banda locale, che come nel caso del depuratore ha mostrato la conoscenza dei posti dove colpire, nella convinzione che oramai come è noto che questi generi di colpi vengono messi a segno da chi poi rivende il rame a grossisti. A questo punto il rame viene mandato in fonderia e poi venduto nuovamente a esportatori. I furti di rame, del resto, sono una costante nell'ambito delle attività malavitose al punto che al Ministero dell'Interno è stato creato proprio un osservatorio per seguire quotidianamente l'evolversi di questi reati su tutto il territorio nazionale.
 
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