Benevento, arrestata la prof di lettere:
avances all'alunno e video hot notturni

Benevento, arrestata la prof di lettere: avances all'alunno e video hot notturni
di Gigi Di Fiore
Sabato 10 Settembre 2022, 08:00 - Ultimo agg. 11 Settembre, 10:10
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È finita agli arresti domiciliari A.D.D., docente precaria 38enne beneventana sotto inchiesta da marzo con l'accusa di abusi sessuali su un suo alunno dodicenne. Il pm della Procura di Benevento, Assunta Tillo, ha chiesto e ottenuto dal gip Pietro Vinetti un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Una vicenda della provincia sannita, su cui si sono moltiplicati pettegolezzi e anche illazioni.

Era il marzo scorso, quando la direttrice scolastica Giovanna Falzarano segnala agli uffici scolastici provinciali e regionali il «comportamento anomalo» della docente. A.D.D. era insegnante di materie letterarie nella sede distaccata di Paolisi dell'Istituto comprensivo di Airola «Luigi Vanvitelli».

La sede di Paolisi raggruppa quattro classi con 63 alunni di scuola media. La docente aveva un contratto a tempo determinato di supplenza dall'inizio dell'anno scolastico 2021-22, in sostituzione di una collega in maternità. Presa di servizio a settembre 2021, per scadenza di contratto ad aprile. In classe, la prof di italiano veniva descritta come troppo in confidenza con quell'allievo dodicenne. Erano fioccati i pettegolezzi e le voci su comportamenti fuori orario di scuola, via whatsapp. La docente e il ragazzo in contatto via telefonino fino a tardi, con scambio di messaggi, scritti e a voce, foto, video particolari. La direttrice Falzarano segnala a marzo e ora racconta: «Non ho esitato un attimo e ho allertato i carabinieri della stazione di Arpaia e i dirigenti dell'ufficio provinciale e regionale scolastico».

I carabinieri di Arpaia, che hanno competenza sul territorio di Paolisi, lavorano con discrezione. Avvisano i genitori del ragazzo, che viene sentito con l'assistenza psicologica e conferma le voci. Con la prof c'erano stati messaggi assai spinti, richieste esaudite di video di contenuto sessuale a distanza, rapporti virtuali fino a notte. I verbali vengono portati alla Procura di Benevento, che dispone una perquisizione. La docente diventa indagata e inizia ad assentarsi dalle lezioni. Poco dopo viene sospesa dalla direttrice, in attesa della conclusione delle indagini. Ma è l'anticipazione di una conclusione del rapporto di lavoro con la scuola di Paolisi che per contratto doveva terminare già a fine aprile. Gli inquirenti si affidano a dei consulenti tecnici che scavano nella memoria anche nascosta del cellulare sequestrato alla docente. E trovano video, chat, messaggi descritti dal ragazzo nel verbale del suo interrogatorio. Nel telefonino del dodicenne, invece, c'è poco. E lui spiega che aveva cancellato tutto, pulendo la memoria del cellulare, su richiesta della docente.

Video

A luglio, la Procura di Benevento, guidata da Aldo Policastro, chiede gli arresti domiciliari. Abusi sessuali, aggravati dallo stato di soggezione del minorenne le ipotesi di accusa. Nella sua ordinanza, il gip Vinetti scrive di «opera di persuasione sottile e subdola», ma anche di «rapporto di predilezione in classe e poi telematico». E, nel motivare le esigenze cautelari, il giudice aggiunge che «l'indagata è apparsa non in grado di autoregolare i propri impulsi sessuali e la sola sospensione del rapporto lavorativo, cautelativamente applicata nella sede disciplinare, non è apparsa sufficiente a prevenire il rischio di contatti personali e telematico con minori».

Insomma, gli inquirenti temono la possibile «reiterazione del reato», citando le chat trovate nel telefonino, le foto, come fonti di prova che confermano le dichiarazioni del ragazzo. La docente, difesa dall'avvocato Angelo Leone, ha il divieto di ogni forma di comunicazione con i minori, anche per via telematica. Verrà interrogata dal gip la prossima settimana. 

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