Benevento, svolta sul depuratore:
«Sarà realizzato in contrada Scafa»

Benevento, svolta sul depuratore: «Sarà realizzato in contrada Scafa»
di Marco Borrillo
Martedì 29 Marzo 2022, 09:15
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Entra nel vivo l'iter per la realizzazione del tanto atteso depuratore comunale. Una svolta concreta, dunque, per il capoluogo, che come è noto ha scontato a lungo l'assenza di un impianto di depurazione cittadino. Quello che adesso «sarà realizzato in contrada Scafa», annuncia soddisfatto il primo cittadino del capoluogo Clemente Mastella, in pratica nelle vicinanze di contrada Olivola. Stabiliti, dunque, sia gli step già nel mirino che la tempistica per raggiungere l'obiettivo. L'intervento avrà un valore complessivo di circa 42 milioni di euro (risorse che risultano già nelle disponibilità di Palazzo Mosti) tra depuratore e collettori; «non pochi», sottolinea l'ex ministro. La decisione definitiva è stata assunta nel corso di una riunione svoltasi ieri mattina presso il Comune di Benevento, alla quale hanno preso parte Mastella, il commissario straordinario per la depurazione Maurizio Giugni, l'assessore ai Lavori pubblici Mario Pasquariello, il presidente dell'Ente Idrico Campano Luca Mascolo, insieme al coordinatore dell'ambito Calore-Irpino dell'Eic Franco Damiano, al presidente dell'Asi Luigi Barone e ai progettisti Sante e Conny Di Giuseppe e ai tecnici del Comune di Benevento, di Gesesa e Sogesid.

Come evidenziato nella nota con cui è stato annunciato il via libera all'iter propedeutico alla concreta realizzazione dell'impianto, la scelta di collocare il depuratore in contrada Scafa, sempre sul territorio comunale di Benevento, «contempla anche le richieste delle associazioni ambientaliste e una migliore posizione rispetto alla viabilità di accesso». Nel corso del vertice tenutosi a Palazzo Mosti, inoltre, è stato chiarito anche il cronoprogramma che scandirà le tappe dell'iter da seguire: entro dieci giorni, infatti, sarà presentato il progetto di fattibilità tecnico ed economica, poi si procederà con la conferenza dei servizi, che sarà indetta dal commissario e con il varo del progetto definitivo.
Intanto, si tratta di una svolta certamente importante, visto che lo stesso Mastella, in passato, aveva sottolineato a più riprese che «la mancanza di un depuratore è stata una delle eredità più pesanti con cui abbiamo dovuto fare i conti».

E ora aggiunge: «L'assenza di un depuratore è un fattore che penalizza molto, perché poi quando si stilano le classifiche relative alla qualità della vita si finisce per restare sempre in basso». Ma l'ex guardasigilli fa il punto anche sulla volontà di cercare di ridurre i tempi degli iter da seguire: «Il commissario precisa utilizzerà i suoi poter anche per abbreviare le procedure». I tempi previsti per la progettazione sono abbastanza rapidi, «poi si passerà a tutti gli altri step chiarisce Mastella -. Per esempio bisogna passare alla conferenza dei servizi e cercheremo di rendere più veloce tutto quello che c'è da abbreviare. Abbiamo parlato anche con il soprintendente per condividere questo punto, perché non andando più a Sant'Angelo a Piesco, non si creano problemi dal punto di vista della vulnerabilità ambientale o di natura archeologica».

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In vista dei passaggi cruciali che porteranno alla concretizzazione del depuratore comunale, la fascia tricolore ha anche voluto sottolineare la definizione dell'uso del depuratore consortile dell'Asi, che di fatto consentirà il conferimento di reflui al servizio di circa 10mila abitanti. Si procederà con uno stralcio e si avvierà da subito l'attività per collegare la rete della città a Ponte Valentino. «Non si riuscirà ad andare in tutte le contrade conclude Mastella - per la semplice ragione che è complicato, come ci hanno spiegato anche i tecnici. Ma intanto copriamo una percentuale importante, circa l'85% della città».
 

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