«Buco» da verbali, a Benevento
incassata una multa su tre

«Buco» da verbali, a Benevento incassata una multa su tre
di Paolo Bocchino
Lunedì 8 Aprile 2019, 11:44
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Quasi due milioni di euro che potrebbero rimpinguare le casse di Palazzo Mosti. Un tesoretto virtuale che contribuisce a far quadrare sulla carta i bilanci municipali ma non alimentano la liquidità. Il Comune di Benevento conta di incassare 1,8 milioni di euro per irregolarità di vario tipo sanzionate dalla Polizia municipale. Residui attivi ancora potenzialmente rivendicabili anche se la reale capacità di riscuotere le somme è tutta da verificare. I dati emergono dal monitoraggio pubblicato nelle scorse ore da Il Sole 24 Ore. Un quadro nel quale i quasi due milioni non introitati dal capoluogo sannita impallidiscono davanti alle cifre monstre attribuite a Roma, due miliardi di euro non riscossi, e Milano che aspetta «solo» 1 miliardo.

IN CAMPANIA
Ma anche in Campania i numeri sono di tutto rispetto. Napoli potrebbe darsi una consistente risollevata se portasse negli asfittici forzieri i 781 milioni di euro messi nero su bianco sui blocchetti della municipale. Se l'incantesimo riscossione funzionasse Salerno avrebbe di colpo 50,7 milioni in più e anche Caserta e Avellino nel loro piccolo porterebbero a casa 9 milioni. Raffronti che non possono comunque far brindare Benevento al mal comune. A sollecitare qualche correzione di rotta provvede l'analisi delle quote di riscossione annue. Nel 2017 Palazzo Mosti è riuscito a farsi pagare soltanto il 36,6 per cento delle sanzioni emesse per infrazioni al Codice della strada e per altre violazioni in materia di tutela ambientale, attività commerciale, decoro urbano. In regione fa peggio Napoli con il 18,7 per cento ma non gli altri capoluoghi. Salerno è al 39 per cento, Caserta fa il 41,1 per cento e addirittura Avellino arriva al 57,4.

 

IN ITALIA
La mappa nazionale evidenzia la tendenza delle città del Sud a staccare verbali che non si traducono in incassi. La palma delle multe virtuali spetta a Catania che nel 2017 ha introitato solo il 5,5 per cento. La lista delle peggiori performance è a trazione decisamente meridionale: Vibo Valentia (6,1%), Barletta (13%), Palermo (16%), Caltanissetta (16,1%), Taranto (18,4%). All'altro capo della classifica invece tante piazze del Nord ma non solo. È la sorprendente Enna a detenere il record delle sanzioni riscosse con un 99,5 per cento che ha del miracoloso. Probabilmente sull'eccezionale riscontro incide il basso volume di multe emesse, solo 300mila euro in un anno, mentre le città con evasione più elevata coincidono con quelle che contestano il maggior numero di irregolarità. Percentuale da capogiro anche a Massa (99%) e Verbania (98,2%). Come anticipato nei giorni scorsi, il Nucleo Contenzioso - Verbali - Cassa - Ruoli della Polizia municipale ha definito la platea delle violazioni accertate nel triennio 2015 - 2017. Nel complesso 7.161 verbali che il responsabile dell'ufficio dei vigili urbani Emilio Belmonte ha già trasmesso all'agente della riscossione. Nel dettaglio mancano all'appello 300.000 euro per il 2015, il 2016 dovrebbe portare in cassa 303.000 euro e dal 2017 ci si attendono 391.000 euro. Cifre da sommare a quelle già richieste per gli anni precedenti e che potrebbero essere sanate dai trasgressori se il Comune di Benevento deciderà di aderire alla ennesima rottamazione delle cartelle prevista nel Decreto Crescita che sarà approvato nelle prossime ore in Consiglio dei ministri.
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