Il gioielliere col «vizietto»
della ricettazione: denunciato

Il gioielliere col «vizietto» della ricettazione: denunciato
di Gianluca Brignola
Sabato 22 Giugno 2019, 09:24
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Gli accertamenti erano partiti già da diversi mesi ma il provvedimento è arrivato ieri. A finire nei guai il titolare di una gioielleria ubicata lungo la centralissima via Roma, nel cuore della cittadina termale. Per G.M. è scattata una denuncia per ricettazione di alcuni monili in oro del valore di circa 500 euro e per l'irregolare tenuta del registro del commercio dei preziosi. Una decisione, quella presa dal questore di Benevento Luigi Bonagura, che comporterà la sospensione della licenza per 30 giorni in considerazione della medesima condotta antigiuridica, dello stesso identico tenore, perpetrata nel corso degli anni e che, già nel 2012, aveva portato ad una misura analoga della durata, in quell'occasione, di 15 giorni.

Un'indagine avviata lo scorso aprile ed eseguita dai carabinieri della locale stazione, guidati dal luogotenente Roberto D'Orta, che ha coinvolto, ovviamente, nelle diverse fasi dell'operazione, la compagnia di Cerreto Sannita del capitano Francesco Ceccaroni e gli uomini del commissariato di polizia di Telese Terme, coordinati dal vice questore Flavio Tranquillo, che nel pomeriggio di ieri hanno provveduto all'apposizione del foglio con la comunicazione di sospensione alla saracinesca del negozio. I controlli sono scaturiti dall'ondata di furti e rapine che di recente ha continuato ad interessare il comprensorio, con una lunga sequenza di episodi simili tra loro che ha coinvolto diverse abitazioni dell'area, innescando un clima di paura e apprensione generalizzato. Le verifiche che si sono concentrate in particolare nei «compro oro» sino ad arrivare all'esercizio di via Roma, dove i militari avrebbero individuato la refurtiva proveniente da uno dei colpi balzati agli onori delle cronache. Accertamenti proseguiti nelle settimane immediatamente successive e quindi alla proposta di sospensione inviata all'autorità competente e l'emissione del conseguente provvedimento amministrativo.

 
In Valle Telesina tiene ancora banco l'allarme sociale dopo un periodo di relativa tregua dettato dall'attività portata avanti dalle forze dell'ordine. Pattugliamenti, posti di blocco e anche dei primi importanti risultati arrivati con l'arresto della banda protagonista della rapina ad una villa di Amorosi, nel gennaio 2018. Si è lontani dalle ronde notturne, non si registrano fenomeni di intolleranza ma viene invocata a gran voce giustizia. Un pericolo che viene da lontano, da altri luoghi anche se non si esclude quell'ipotesi della presenza del «nemico interno, di un basista locale». Voci e nulla più, affermazioni, talvolta fuori luogo e anche un po' sprezzanti, ma di certo sintomatiche di un clima che ormai da troppo tempo si respira da queste parti.
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