Benevento, la beffa dei parcheggi:
multe pazze per verbali annullati

Benevento, la beffa dei parcheggi: multe pazze per verbali annullati
di Paolo Bocchino
Lunedì 29 Aprile 2019, 08:40
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Il controllore ti fa la multa, tu protesti e lui la paga al posto tuo. Cose che non accadono nemmeno nel più roseo dei sogni ma si verificano nell'immaginifico mondo dei parcheggi in città. È l'ultima, paradossale manifestazione delle disfunzioni che si registrano da settimane sull'asse Trotta Bus - polizia municipale nella gestione delle soste a pagamento. Materia su cui vige una giurisdizione concorrente, con l'azienda romana addetta alla fase di accertamento e i vigili deputati alla contestazione delle sanzioni non liquidate. Partnership che sta palesando criticità a carico di decine e decine di automobilisti vittime di una clamorosa divergenza di orientamenti tra i due attori in campo riconducibili entrambi a Palazzo Mosti.
 
Si fa di giorno in giorno più pressante la protesta dei numerosi cittadini beneventani oggetto loro malgrado delle «multe pazze». Gli uffici della Trotta in via Santa Colomba sono meta quotidiana di conducenti che si ritrovano a fronteggiare un verbale per parcheggio irregolare pur avendo ottenuto l'annullamento dello stesso. Una «class action» che sfiora già il centinaio di casi e va attribuita al corto circuito che si genera nel sistema sanzionatorio delle violazioni. Il team messo in campo dall'azienda di mobilità verifica la corretta fruizione del servizio strisce blu ed emette gli avvisi di accertamento laddove le vetture non espongano l'apposito tagliando di conferma o lo stesso non copra l'orario di stazionamento. Numeri che mese dopo mese fanno registrare nuovi record. Gli accertamenti affollano i terminali aziendali per poi essere trasmessi alla polizia municipale cui compete la fase due, quella delle sanzioni da elevare in caso di mancato pagamento. Un iter che, caso unico per la burocrazia italica, è fin troppo veloce. È questa la causa principale della beffa che sta bersagliando gli utenti che si sono visti recapitare le notifiche dei vigili per verbali archiviati d'ufficio dalla Trotta a fronte di comprovate motivazioni. Annullamenti messi finanche nero su bianco dall'azienda ma la gioia per la cancellazione delle pendenze è vanificata nell'arco di qualche settimana dalle notifiche domiciliari (con costi incrementati) vergate dai caschi bianchi per la medesima contestazione.

Delle archiviazioni concesse dal gestore non c'è traccia nel sistema informatico utilizzato dalla polizia municipale che provvede a scaricare con notevole tempestività le multe elevate ogni giorno. Una beffa che si sta traducendo in protesta collettiva e potrebbe presto generare un corposo contenzioso già preannunciato da alcuni legali qualora la vicenda non dovesse imboccare una rapida svolta. La situazione sta provocando difficoltà notevoli all'azienda romana che fa da front office nei confronti degli utenti e che da qualche tempo ha operato una decisa inversione di tendenza rispetto al clima di diffuso lassismo che connotava la gestione precedente. Imbarazzi tali da indurre finanche decisioni clamorose: alcuni controllori, come riferito da fonti interne, hanno optato per il pagamento della sanzione al posto del multato pur di chiudere la vertenza. Una scelta limite che dà la misura del caos che domina la scena. Rimasti vani gli appelli dell'azienda a trovare una soluzione quale potrebbe essere l'applicazione di tempi più dilatati nell'emissione delle notifiche. La polizia municipale ha risposto fornendo dei formulari ad hoc che comprovino analiticamente il motivo dell'archiviazione.

A sciogliere il nodo sarà il sindaco Clemente Mastella che ha già anticipato un intervento diretto per sbrogliare la matassa. «Da lunedì (oggi, ndr) convocherò le parti. È incredibile la differenza di valutazione tra polizia municipale e Trotta. Va individuata una linea di condotta univoca, non repressiva ma rispettosa della legge».
 
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