Benevento: stop alle auto,
rientra l'emergenza smog

Benevento: stop alle auto, rientra l'emergenza smog
di Paolo Bocchino
Lunedì 28 Gennaio 2019, 08:54
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Meglio accontentarsi. Benevento non somiglierà mai alla Svizzera ma qualche passo avanti va pur registrato. Si chiude con un bilancio sostanzialmente positivo la nuova giornata di limitazioni al traffico in centro decisa dall'amministrazione comunale per contrastare le emissioni inquinanti. Una piaga che non accenna a risanarsi come dimostrano gli innumerevoli sforamenti dei valori massimi di legge registrati anche in questo primo scorcio d'anno. Fermare le auto per qualche ora senz'altro non sarà la panacea dei mali che affliggono l'aria del capoluogo sannita ma rappresenta pur sempre una misura orientata alla inversione di tendenza.
 
Sul piano operativo non sono mancate anche ieri smagliature all'interno del dispositivo messo in campo dalla polizia municipale. Nulla a che vedere però con la deregulation assoluta andata in scena 7 giorni fa con barriere lasciate pressoché solitarie e ben confinate al margine delle carreggiate teoricamente interdette al transito. Un assist fin troppo comodo ed evidente per chi si è sentito quasi in «dovere» di trasgredire l'aleatorio divieto. Ieri i vigili urbani hanno messo in campo una presenza apprezzabile con 6 pattuglie nel turno mattutino (dalle 9 alle 13) e altrettante nella fascia 15-19. Nessuno sforamento dunque nei 6 varchi presidiati dalle divise blu. Discorso diverso invece negli altri 8 accessi sanciti dal dispositivo sindacale. In alcuni casi gli sbarramenti allestiti mediante congiunzione di più transenne non hanno resistito alla furia iconoclasta degli automobilisti meno sensibili alle tematiche ambientali che hanno sganciato i supporti vanificando di fatto i divieti. Il mancato intervento di ripristino da parte degli addetti comunali ha fatto sì che qualche vettura di troppo abbia violato la zona rossa ma la gran parte dei mezzi circolanti in centro rientravano tra le categorie autorizzate.

All'insegna della soddisfazione il commento dei caschi bianchi che riconoscono con franchezza le difficoltà della settimana precedente: «Il servizio di controllo ai varchi - riferisce il vicecomandante della polizia municipale Fioravante Bosco - si è svolto in tutta tranquillità, anche perché il provvedimento di chiusura era stato annunciato per tempo e si sono potuti predisporre gli accorgimenti che erano mancati una settimana fa. Solo nel pomeriggio vi è stato qualche mugugno da parte di sparuti automobilisti che si rifiutano di collaborare per rendere più sana l'aria che si respira in città. Naturalmente quante più volte si pone in essere il dispositivo predisposto dal settore Mobilità tanto più si affina l'organizzazione e la qualità dei servizi da parte della Polizia municipale». Un meccanismo da oliare dunque, ed è fin troppo facile prevedere che già nei prossimi giorni le centraline di monitoraggio forniranno argomenti per nuove serrate.

Dati che però ieri si sono mantenuti entro limiti accettabili come attesta il resoconto giornaliero dell'Arpac. In concomitanza con la chiusura i valori di polveri sottili Pm 2,5 e PM 10 non hanno oltrepassato i limiti di legge fissati rispettivamente a 50 e 25 microgrammi per metro cubo d'aria. Circostanza che potrebbe apparire scontata alla luce del blocco veicolare e che invece non lo è se si considera quanto era avvenuto soltanto 7 giorni fa quando la concentrazioni di inquinanti era schizzata in alto proprio nelle ore del fallimentare stop alle auto. Un termometro dunque abbastanza attendibile circa la effettiva riuscita della misura di contrasto dell'inquinamento atmosferico urbano.
 
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